List

Lo sviluppo del web ha radicalmente trasformato la società con l’introduzione di tecnologie user-driven, come blogs, social networks e piattaforme di video-sharing, ponendo al centro delle interazioni l’utente e consentendogli di pubblicare opinioni, collegarsi, costruire comunità, produrre e condividere contenuti. Di conseguenza, i social networks hanno avuto un impatto sociale molto forte su una vasta percentuale di popolazione mondiale: con grande sorpresa, al di là dei giovani adolescenti, molti adulti ne fanno uso, modificando il loro modo di relazionarsi, di lavorare e vivere la vita quotidiana. Si è verificato un cambiamento epocale nella comunicazione di massa che prima era affidata a televisione, giornali e radio. La differenza è che prima i contenuti erano immodificabili e direttamente offerti all’utente; ora la comunicazione è diventata bidirezionale e pluridirezionale, con messaggi generati dagli utenti fruitori, accessibili a chiunque, anche senza competenze specialistiche, veloci, immediati e che producono contenuti che possono essere modificati nel tempo. (cfr.: V. Cosenza, 2014 a; V. Cosenza, 2014 b; AA.VV., 2017; AA.VV., 2018; A. Amendola et alii, 2018)

Le principali piattaforme sociali e i più comuni access point, come Facebook, MySpace, YouTube e Twitter, ormai dominano il nostro modo di usare internet, con una diffusione direttamente proporzionale alla crescita dell’utilizzo da parte delle persone. (E. Menduni et alii, 2011)

Oggi si discute su come il nuovo modo di comunicazione abbia modificato le stesse modalità di pensiero, intelligenza ed emozioni, facendo acquisire nuove consapevolezze e modificando le forme del sapere. Ci sono molte conoscenze che prima non erano a nostra disposizione, ma ciò non vuol dire che sia tutto positivo e che ci sia stato un miglioramento complessivo grazie ad internet. Secondo molti esperti il digitale polarizza, rendendo più stupidi gli stupidi e più intelligenti gli intelligenti: è necessario affrontare le sfide della nostra società che ormai è completamente invasa dai social; soprattutto i giovani sono meno difesi dall’uso della rete, anzi ne sono presi, e manifestano atteggiamenti meno critici. La conoscenza, afferma il linguista Raffaele Simone, è diventata un insieme di frammenti, in cui il problema è metterli insieme e darvi un senso: con il web si ottiene una prosa sciatta e approssimativa; le informazioni indeboliscono la nostra memoria; si modificano le abitudini; ci si sente perennemente connessi, senza interruzione; si creano forme di vita fasulle. (R. Simone, 2012, 2019)

Molti sono convinti che i social intorpidiscono le nostre capacità umane del ragionamento della percezione, della memoria e delle emozioni. E la cosa può essere verificata facendo l’esempio della didattica a distanza degli studenti durante il Covid-19, che non ha certamente favorito la capacità di incrementare la formazione e le possibilità di conoscenza. Gli insegnanti hanno accertato un regresso sia per quanto riguarda l’acquisizione e la padronanza di competenze, che in termini di socializzazione. E su questi versanti è necessario riflettere per capire le interazioni sociali e i processi mentali.

Per alcuni mesi, anche forzatamente per via del distanziamento e della “clausura” (mutuo il termine da Corrado Augias, che ha criticato l’uso dell’inglese “lockdown”), ho avuto un ruolo attivo sui social media, per verificare la loro potenza ed avere la possibilità di coglierne direttamente gli aspetti più importanti. Ho consultato profili e post, ho pubblicato immagini e foto, espresso idee e commenti, interagito con molte persone, scritto “i like”, a volte motivando le mie scelte, emozioni e sensazioni. Ho scoperto la pervasività del mezzo e la potenza dello stesso che imponeva la continua visione di post per verificare cosa accadeva nella comunità. Insomma sono stato coinvolto, ed ho dunque assunto la decisione di allontanarmi, per fare le cose abituali. Non rinnego invece la possibilità dei social come strumento informativo che aiuta a conoscere e ad attingere notizie, pur con la particolare accortezza di discernerle.

Attraverso l’esperienza personale e la vasta letteratura in materia, è necessario osservare e studiare i modi in cui le persone usano i social media, in considerazione che sono entrati nella nostra vita con prepotenza, in modo capillare e per certi aspetti invasivo. 

Innanzi tutto è necessaria una definizione e una differenziazione.

I social media sono: “un gruppo di applicazioni basate sul web e costruite sui paradigmi (tecnologici ed ideologici) del web 2.0, che permettono lo scambio e la creazione di contenuti generati dagli utenti. L’etimologia è: medium (mezzo, strumento) e social, ovvero il condividere lo stesso medium con un vasto pubblico. Considerando la loro diffusione e il loro uso, che incidono sulla vita delle persone, sulle loro relazioni, sul modo in cui stanno in società, Kaplan e Haenlein hanno individuato sei tipi di social media: 1) Blog e microblog (es: Twitter); 2) Siti di social networking (es: Facebook); 3) Mondi virtuali di gioco (es: World of Warcraft); 4) Mondi virtuali sociali (es: Second Life); 5) Progetti collaborativi (es: Wikipedia); 6) Content communities (community che condividono materiale multimediale, es: Youtube). (A.M. Kaplan, M. Haenlein, 2010)

Un social network al contrario indica la rete sociale, un gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali, dalla conoscenza casuale ai rapporti di lavoro, dalle relazioni sentimentali ai vincoli familiari. La rete sociale fa riferimento originariamente ad una rete fisica: gruppi politici, gruppi religiosi, sportivi, e di conseguenza i social network sono molto più antichi dei social media. La diffusione del web ha creato alcune ambiguità di significato: la versione di internet delle reti sociali è una delle forme più evolute di comunicazione; attraverso il web, la rete delle relazioni sociali che ciascuno di noi tesse ogni giorno, in maniera più o meno casuale, nei vari ambiti della nostra vita, si può così materializzare, organizzare in una mappa consultabile, e arricchire di nuovi contatti. Sintetizzando, la differenza tra social network e social media è che il primo è un concetto più indipendente dal contesto digitale, che fa riferimento alle persone che costituiscono una rete; il secondo rappresenta al contrario lo strumento, il supporto virtuale che permette a queste persone di comunicare e di condividere contenuti. (A.M. Kaplan, M. Haenlein, 2010)

Facebook ha per primo utilizzato un interscambio tra i termini social media e social network. È infatti considerato il social network per antonomasia: è nato come rete sociale, nel 2003, quando Mark Zuckerberg rese disponibile un sito web, con le foto dei documenti di riconoscimento degli studenti dell’Università di Harvard. Prende spunto da un elenco di studenti con nome e fotografia, che alcune università statunitensi distribuiscono all’inizio dell’anno accademico per aiutare gli iscritti a socializzare tra loro. Da questa storia, si può intuire che il confine tra i due termini è piuttosto sfumato, ed è forse normale che oggi come oggi si usino quasi come sinonimi. Utilizzare i social networkè ormai un’espressione comune e diffusa, anche se sarebbe più corretto parlare, facendo riferimento allo strumento, di social media.

Grazie all’inarrestabile sviluppo della tecnologia, i social in quanto elementi relazionali contengono tutte le caratteristiche positive e negative delle relazioni, con la differenza di assenza di contatti vis a vis e di presenza di scambi virtuali.

Afferma Wallance che, nonostante siano trascorsi anni di interazioni umane personali, in appena due decenni si è diffuso il mondo online su larga scala, che è ora il luogo dove si svolge molta dell’interazione umana, con strumenti del tutto diversi. Se pure manca il contatto faccia a faccia, la presenza fisica, l’incertezza sul pubblico che osserva e ascolta, la percezione dell’anonimato, la mancanza di un feedback immediato e gli strumenti di comunicazione che si basano principalmente su testo e immagini, si può asserire che “Internet è un motore senza precedenti di innovazione, connessione e sviluppo umano”. (P. Wallace, 2017)

I social media hanno aspetti positivi, in quanto potente mezzo di comunicazione veloce che permette di relazionarsi da dove si vuole, in tempo reale e nella maniera più immediata possibile. La connessione è globale, indipendentemente dal luogo. Le figura del blogger, influencer e social media manager, sono solo alcuni esempi dei lavori che si possono sviluppare sui social networks. Il web sposta il comportamento degli utilizzatori in una nuova dimensione: non più uno spazio dove fare delle cose, ma una combinazione di tecnologie che permette ai clienti di interagire con le informazioni. Gli utenti dei social media (Facebook, Twitter, Instagram, piattaforme web) possono interagire attraverso: testi/poesie/pensieri; foto/immagini; musica/file audio; video/ filmati; news/storie di vita;contenuti educativi a scopo didattico; giochi online; mondi virtuali. Questi ultimi permettono agli utenti di interagire senza regole, scegliendo di vivere una vita virtuale simile alla loro vita reale.I due bisogni essenziali sono quelli di appartenenza (accettazione sociale) e di auto-presentazione (gestione della propria immagine). Ad essi sono da aggiungere il background culturale, le variabili socio-demografiche, i tratti di personalità nella sua dimensione che anticipa psicopatologie più gravi, come il nevroticismo e l’autostima. (M. Recalcati, 2010; A. Lipsman, 2011; G. Lovink, 2016).

Molti studi hanno individuato le tipologie degli utilizzatori dei social media. Li e Bernoff hanno distinto sei tipi di utenti: 1) gli inattivi, che non generano alcuna attività all’interno dei social media; 2) gli spettatori, che osservano i comportamenti degli altri; 3) i socievoli, presenti attivamente su uno o più social network; 4) i collezionisti, più attivi e che condividono contenuti multimediali; 5) i critici, che rilasciano feedback e pareri su prodotti e brand; 6) i creatori, che invece hanno un coinvolgimento elevato nelle piattaforme sociali, con recensioni, articoli, pubblicazioni. (C. Li, J. Bernoff, 2008)

Le motivazioni degli utilizzatori possono essere sintetizzate entro le categorie della curiosità e della novità: a) le persone più estroverse utilizzano i social media con più frequenza; b) le persone emotivamente stabili utilizzano meno frequentemente i social media; c) le persone più aperte a nuove esperienze avranno un alto tasso di frequenza delle piattaforme sociali. (A. Ehrenberg et alii, 2008; C. Ross et alii, 2009)

La letteratura scientifica specifica che gli utenti non guardano ad una sola forma di social media, ma tendono ad impiegare una serie di strumenti come parte del loro repertorio di comunicazione. Accade che l’utilizzo di tecnologie digitali segue le tendenze sociali: se un mezzo diventa popolare tra gli utenti e raggiunge un picco di elevata penetrazione, il suo uso quotidiano diventa stabile; diminuisce non appena altri media iniziano a guadagnare popolarità. (J. Zywica, J. Danowski, 2008; M. Franchi, A. Schianchi, 2011; A. Ceron et alii, 2014)

In sostanza, ogni forma di social media viene giudicata in modo diverso dagli utenti in base al tipo di comunicazione che può facilitare, alle conseguenze sociali dell’utilizzo e ai benefici percepiti dagli utenti. Su quest’ultimo aspetto, c’è da rilevare che sono più o meno attivi e più o meno frequenti nella comunità.

Gli studi si sono soffermati sulle motivazioni delle loro scelte legate alle gratificazioni, e riguardano: intrattenimento/svago, per trascorrere piacevolmente il tempo; integrazione al gruppo, sviluppando un senso di appartenenza ad una comunità; costruzione di un’identità personale, interagendo con persone con simili valori e interessi; ricerca e scambio delle informazioni come motivazione di base dell’utilizzo dei social media. (T. Siebenlist et alii, 2012)

Fu il lavoro di Katz e le concettualizzazioni della teoria funzionale che fecero comprendere le basi motivazionali complesse e le funzioni di atteggiamento. Si presuppose che un determinato atteggiamento servisse una o più delle quattro funzioni della personalità distinte: 1) funzione utilitaristica; 2) legata alla conoscenza; 3) ego-difensiva; 4) con valore espressivo. (E. Katz, 1960)

Partendo da qui, sono poi stati realizzati studi per spiegare il rapporto tra utenti e media, anche se il ruolo dei social non può riguardare solo le motivazioni dell’utilizzo da parte delle persone. Infatti, se da un lato i social hanno facilitato la comunicazione, attraverso la possibilità di mantenere le amicizie ed aggiungerne di nuove, ci sono tanti aspetti negativi da cogliere.

Molti rilevano i problemi legati all’utilizzo eccessivo dei social media, evidenziando una serie di questioni legate alla perdita di contatto con la realtà, alla stanchezza mentale, al deficit di attenzione, alla dipendenza, alle possibili patologie (di cui si parlerà in seguito), al calo di produttività, alla violazione della privacy, alle forme di vessazioni psichiche, con particolare attenzione al cyberbullismo. Su quest’ultimo aspetto, occorre affermare che prima dell’affermazione su larga scala dei social networks, il bullismo riguardava i contatti diretti; ora, al contrario, alcuni possono opprimere altri online, con poco sforzo, usando l’anonimato. Questi attacchi spesso lasciano profonde cicatrici mentali e persino spingono le persone a compiere gesti estremi: il cyberbullismo non riguarda solo gli abusi sui bambini ma anche vessazioni, minacce, intimidazioni, violenze sugli adulti. Molte persone instaurano rapporti sui social network, ma dietro un account si possono celare malintenzionati o truffatori, pronti ad approfittarsi di chi è più debole. (G. Lovink, 2016; P. Wallace, 2017; G. Morante, 2018)

Altri elementi sono legati all’inaffidabilità delle informazioni utilizzate e ad una esposizione eccessiva che causa danni fisici, come ad esempio problemi alla vista.

Ad ogni modo, l’innovazione e la tecnologia possono provocare un distacco dalla realtà, un allontanamento dai rapporti reali. Gli psicologi monitorano il fenomeno e le ripercussioni che i social hanno sulla vita delle persone che possono essere ricondotti a: dipendenza da internet, narcisismo, voyeurismo, alienazione, dismorfismo corporeo, disturbi ansiosi, come il disturbo ossessivo compulsivo e disturbi dell’umore come depressione. In soggetti predisposti può insorgere una sintomatologia psicopatologica, a seconda della propria inclinazione, perciò è bene tener presente i rischi legati ad un uso improprio o ad un abuso della rete. (G. Moranti, 2018; R. Simone, 2012, 2019; R Tennenini, 2019)

Tra le problematiche psicologiche più diffuse, si possono elencare alcuni disturbi che a lungo andare producono vere e proprie patologie. (M. Recalcati, 2010; G. Lovink, 2016; P. Wallace, 2017; “La psicologia dei Social Network”, 2018)

  1. Come la maggior parte delle persone possono verificare, si formano aspettative irrealistiche di vita e amicizie non concrete. La maggior parte dei siti presenta una grave mancanza di autenticità online: nessuno riesce a percepire se le foto o le storie siano reali o solo una messa in scena.
  2. I social media consentono di vedere le parti migliori accuratamente selezionate della vita di tutti gli altri, in confronto con gli aspetti negativi della vita del soggetto che li utilizza. Esiste la paura di perdere: “fear of missing out” (fomo), un fenomeno nato nello stesso periodo dell’ascesa dei social media e non sorprende che sia uno degli effetti negativi più diffusi sulla società. Si tratta di una forma di ansia che si prova quando si ha paura di perdere un’esperienza positiva che sta vivendo qualcun altro, ed allora si osserva continuamente se qualcuno sta facendo qualcosa di bello senza di te.
  3. Un altro aspetto importante è l’immagine negativa di sé. Se si guardano i famosi account Instagram, si troveranno persone incredibilmente belle che indossano abiti costosi sui loro corpi perfettamente modellati. Oggi, l’immagine corporea è un problema per tutti e vedere così tante persone che sono presumibilmente perfette, secondo gli standard della società, rende consapevoli di quanto si è diversi da quelle immagini perché non tutti riescono ad essere modelli pronti per la pubblicità.
  4. Oltre ad aumentare gli episodi di ansia e depressione, passare troppo tempo sui social media può portare ad avere disturbi del sonno. Numerosi studi hanno dimostrato un effetto negativo sulla qualità del riposo notturno, specie se si usa il telefono a letto durante la notte e si è in continua attesa di controllare le notifiche.
  5. I social media possono creare più dipendenza rispetto alle sigarette e all’alcool, inducendo le persone a controllare continuamente, senza neppure pensarci. Molti persano di non essere dipendenti, ma difficilmente trascorrono una intera giornata senza controllare gli account della loro community. Alla fine della giornata, i siti di social media vogliono far navigare il più a lungo possibile in modo che si possano mostrare un sacco di annunci e fare più soldi.

Come per tutto il resto, ci sono aspetti positivi e negativi dei social media. Servirebbe discernere bene se c’è più aiuto o danno per ognuno.

Una domanda che tutti si fanno è: si può imparare qualcosa dai social network?

Il loro scopo è quello di socializzare, creare nuove amicizie e svagarsi: questo è lo scopo per cui sono stati creati, ovvero condividere informazioni a grandi distanze, per mantenere contatti con amici e parenti. Si riescono a mantenere contatti nel tempo e si possono procurare altri rapporti in maniera rapida, in un intreccio di informazioni che viaggiano velocemente e si modificano continuamente. Così ogni tipo di notizia è disponibile per chiunque. Proprio per questo, i social network potrebbero essere utilizzati come strumenti per apprendere qualcosa, ma non avremmo la certezza dell’attendibilità delle informazioni che si trovano in rete. Il mondo informatico rende possibile una quantità di cose inimmaginabili, eliminando gli spazi, interconnettendo persone e Paesi lontani, permettendo lo sviluppo della globalizzazione e la diffusione del sapere per via informatica in modo gratuito.

Quindi i social media sono da utilizzare in maniera attenta, limitandone l’abuso e considerando che un mondo senza di essi non è più ipotizzabile.

Bibliografia di riferimento

  1. E. Katz, “The two-step flow of communication”, in W. Schramm (Ed.), “Mass communications”, Urbana: University of Illinois Press, 1960.
  2. C. Li, J. Bernoff, “Groundswell: Winning in a World Transformed by Social Technologies”, Boston, MA: Harvard Business Press, 2008.
  3. J. Zywica, J. Danowski, “The faces of Facebookers: Investigating social enhancement and social compensation hypotheses”, Journal of Computer- Mediated Communication, 14(1), 1–34, 2008.
  4. A. Ehrenberg, S. Juckes, K.M. White, S.P. Walsh, “Personality and self- esteem as predictors of young people’s technology use”, Cyberpsychology & Behavior, 11(6), 739–741, 2008.
  5. C. Ross, E.S. Orr, M. Sisic, J.M., Arseneault, M.G. Simmering, R.R. Orr, “Personality and motivations associated with Facebook use”. Computers in Human Behavior, 25(2), 578–586, 2009.
  6. A.M. Kaplan, M. Haenlein, “Users of the world, unite! The challenges and opportunirties of Social Media”, Kelley Business of School, Indiana University, Business Horizons, 2010.
  7. M. Recalcati, “L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica”, Cortina, 2010.
  8. A. Lipsman, “The network effect: facebook, linkedin, twitter & tumbir reach new heights in May”, 2011, available on http://blog.comscore.com/2011/06/ facebook_linkedin_ twitter_tumblr.ht ml.
  9. M. Franchi, A. Schianchi, “Scegliere nel tempo di Facebook: come i Social Network influenzano le nostre preferenze”, Carrocci, 2011.
  10. E. Menduni, G. Nencioni, M. Pannozzo, “Social Network: Facebook, Twitter, Youtube e gli altri: relazioni sociali, estetiche, emozioni”, Mondadori Education S.p.A, 2011.
  11. T. Siebenlist, K. Knautz, “The critical role of the cold-start problem and incentive systems in emotional Web 2.0 services”, Chapter 15, Agosto 2012.
  12. V. Cosenza, “Introduzione alla semiotica dei nuovi media”, Laterza, 2014.
  13. V. Cosenza, “Social media Roi”, Apogeo Feltrinelli, 2014.
  14. A. Ceron, L. Curini, S.M. Iacus, “Social Media e Sentiment Analysis”, Springer, 2014.
  15. R. Marmo, “Social Media Mining: estrarre e analizzare informazioni dai social media”, Hoepli, 2016.
  16. G. Lovink, “Ossessioni collettive. Critica dei social media”, Università Bocconi Editore, 2016.
  17. P. Wallace, “La psicologia di internet”, Cortina, 2017.
  18. A. Contri, “McLuhan non abita più qui?”, Bollati Boringhieri, 2017.
  19. AA.VV., “Fenomenologia dei social network. presenza, relazioni e consumi mediali degli italiani online”, Guerini Scientifica, 2017.
  20. A. Amendola, S. Castellano, N. Troianiello, “Like for like. Categorie, strumenti e consumi nella social media society”, Rogas Edizioni, 2018.
  21. AA.VV., “Come il mondo ha cambiato i social media”, a cura di G. D’Agostino, V. Matera, Ledizioni, 2018.
  22. “La Psicologia dei Social Network. La Ricerca Scientifica Psicologica su utilizzo di Facebook, Twitter e gli altri Social Network e su come cambiano il nostro modo di sentire e relazionarci”, in: https://www.stateofmind.it/2018/04/social-network-rischi/.
  23. G. Morante, “La trappola della rete. Uso e abuso dei social. Riflessioni per educatori”, Elledici, 2018.
  24. R. Simone, “Presi nella rete. La mente ai tempi del web”, Garzanti, 2019 (2012).
  25. R. Tennenini, “Schiavi digitali. Alienazione, narcisismo e controllo al tempo dei social network”, Passaggio al Bosco, 2019.

2 Responses to “Il dominio dei Social Media”

  1. yabanci

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Gennaio 6th, 2021

Mutamento dei modelli di genere

Negli ultimi anni, la violenza sulle donne è diventato un problema di stringente attualità, da quando è emersa con grande […]

Dicembre 31st, 2020

BUON ANNO 2021 – L’importanza di essere diversi per realizzare la conoscenza

Alcune brevi note su un personaggio genio e sregolatezza. Edmund Kean (Londra, 17 marzo 1787 – Richmond, 15 maggio 1833), […]

Dicembre 27th, 2020

SMART WORKING

Dal taylorismo al telelavoro, dalle società pre-industriali a quelle post-industriali, il sociologo Domenico De Masi, affrontando gli ambiti di questo […]

Dicembre 16th, 2020

Diano e il Castello della Congiura

Teggiano con il suo centro storico medievale è collocata su un’altura a 637 metri s.l.m.; poi inizia la discesa lungo […]

Dicembre 8th, 2020

Un poeta e il suo tempo

Alcune riflessioni sul volume: A. Barbero, “Dante”, Laterza 2020 ……………….. Sabato 11 giugno 1289, il giorno di San Barnaba, Dante […]

Dicembre 2nd, 2020

San Giovanni a Piro: il Cenobio basiliano

San Giovanni a Piro è il paese degli archi, delle stradine strette, delle scale e balaustre, dei comignoli merlati, dei […]

Novembre 29th, 2020

Paese d’anima e memoria

Di seguito pubblico due poesie dense d’amore e ricordi del paese natio di Emilio La Greca Romano —————————————————————– “A tessitura […]

Novembre 24th, 2020

L’attualità di Spinoza

Baruch Spinozaè tra le figure più affascinanti e fraintese della storia della filosofia, come è accaduto a tanti pensatori vittime […]

Novembre 22nd, 2020

Terremoto dell’Irpinia … quarant’anni fa

Scene di pianto, volti atterriti, momenti di lutto, disagi esistenziali tornano oggi alla memoria: sono passati ben quarant’anni dal terremoto, […]

Novembre 14th, 2020

Il dominio dei Social Media

Lo sviluppo del web ha radicalmente trasformato la società con l’introduzione di tecnologie user-driven, come blogs, social networks e piattaforme […]

Novembre 8th, 2020

Ricordi e memoria / Torna com’eri quando …

Emilio La Greca Romano è tante cose: poeta e scrittore, docente e giornalista pubblicista (ha collaborato e collabora con diverse testate […]

Novembre 4th, 2020

C’era Molpa oltre Palinuro

Dal mare di Palinuro si possono osservare alcune grotte impareggiabili, rocce ed una spiaggia di sabbia che brilla. La leggenda […]

Ottobre 24th, 2020

Alla ricerca delle radici – Velia

La potenza di Elea di Pasquale Martucci   Nel territorio cilentano, una città molto importante fu certamente la romana Velia, […]

Settembre 8th, 2020

Dibattito / Marx, operaismo e teoria

Ho ricevuto da Antonio Peduzzi uno scritto di Mario Tronti, a proposito ed intorno alla sua ultima pubblicazione: “La teoria […]

Agosto 30th, 2020

“Aspromonte, la terra degli ultimi”

Note a margine del film di Mimmo Calopresti: “Aspromonte, la terra degli ultimi”. Comunità e destino di Pasquale Martucci   […]

Agosto 25th, 2020

Il pensiero / Hegel

Lo Spirito Assoluto nella dialettica hegeliana di Pasquale Martucci   Il 27 agosto di 250 anni fa nasceva Georg Wilhelm […]

Agosto 15th, 2020

Storia e radici – Il Cilento

Cilento: alla ricerca delle origini di Pasquale Martucci   Il Cilento è oggi una zona molto ampia, che parte dal […]

Luglio 24th, 2020

Idee e società – Ferdinand Tönnies

Il concetto di comunità in Tönnies di Pasquale Martucci   «La teoria della società riguarda una costruzione artificiale, un aggregato […]

Luglio 13th, 2020

Riti e cultura popolare / il grano

La passione del grano e la dimensione di verità di Pasquale Martucci   Un antico rituale, rilevato da Ernesto de […]

Luglio 10th, 2020

Idee / Franco Ferrarotti

La fenomenologia del sacro di Pasquale Martucci   Le ricerche di Franco Ferrarotti, seguendo una metodologia qualitativa con il ricercatore […]

Luglio 1st, 2020

Pagine di storia / Anno 1828

I moti nel Cilento: lo studio di una Rappresentazione Rituale di Pasquale Martucci   In alcuni paesi del Cilento, si ricordano […]

Giugno 25th, 2020

Pagine di Storia – Pisacane

Sapri: la Rievocazione di Pisacane di Pasquale Martucci   Sapri è conosciuta, al di là della splendida collocazione geografica nel […]

Giugno 20th, 2020

Pagine di storia / Torri costiere

Le torri costiere del Cilento   di Pasquale Martucci   Percorrendo la costa cilentana, si possono osservare una serie di […]

Giugno 8th, 2020

Seminario ISCRA: “L’insostenibile peso della felicità e della speranza”

Possibili processi di pensiero di Pasquale Martucci   In occasione del Seminario ISCRA online (6-7 giugno 2020), dal titolo: “L’insostenibile […]

Maggio 31st, 2020

Ricerca&territorio – Mitologia

U curdone ru monaco Aspetti mitologici e cultura popolare cilentana di Pasquale Martucci (il saggio è disponibile integralmente e con […]

Maggio 21st, 2020

LAURINO / SANT’ELENA

Un culto antico e importante di Pasquale Martucci   “La storia di Laurino è strettamente intrecciata a quella della sua santa […]

Maggio 17th, 2020

Epistemologia della complessità – EDGAR MORIN

EDGAR MORIN L’attualità del pensiero del teorico della complessità e la centralità della relazione soggetto-oggetto-ambiente per realizzare l’inizio di un […]

Aprile 29th, 2020

Pagine di storia / I Basiliani

I Basiliani e le comunità cilentane di Pasquale Martucci   A questi monaci, arrivati nel territorio a nuclei sparsi o […]

Aprile 25th, 2020

Martin Heidegger – letture critiche

Contro l’odio, i fascismi e i populismi, propongo la lettura del volume di Antonio Peduzzi sulle controverse idee del grande […]

Aprile 16th, 2020

Sapori&saperi – la tipicità cilentana

La storia dell’alimentazione e la tipicità cilentana di Pasquale Martucci   La scoperta e la riproposizione della tradizione alimentare è […]

Aprile 11th, 2020

Gli insegnamenti di un maestro: Aldo Musacchio

Cultura e formazione umana come fattori indispensabili allo sviluppo   Il sociologo dello sviluppo Aldo Musacchio, docente in diverse Università […]

Aprile 9th, 2020

Coronavirus: biologia o economia?

Coronavirus: biologia o economia?   Il filosofo Umberto Galimberti propone le sue argomentazioni/concettualizzazioni sul Coronavirus. Riprendo alcune parole chiave tratte […]

Marzo 29th, 2020

Le paure sociali – Ritualità e distanze sociali

Ritualità e distanze sociali   In un periodo di crisi per la pandemia da coronavirus vengono modificate le forme rituali […]

Marzo 28th, 2020

XXIV Edizione Concorso di Poesia

XXIV Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli” dedicato a Orlando Carratù con Borse di studio […]

Marzo 20th, 2020

Fenomeni criminali – La ‘ndrangheta

Il mito dell’invisibilità di Pasquale Martucci   Svuotare la ‘ndrangheta dall’interno significa fare capire che il crimine crea ricchezza per […]

Marzo 10th, 2020

Le paure sociali – Complessità e coronavirus

Complessità e coronavirus La lezione di Miguel Benasayag di Pasquale Martucci   Non mi ero ancora occupato di coronavirus per […]

Marzo 6th, 2020

Antichi rituali – La rinascita

Il tempo quaresimale di Pasquale Martucci   Nella cultura popolare il bisogno del sacro è essenziale, in quanto l’uomo avverte […]

Febbraio 28th, 2020

La storia come un romanzo

Ancora alcune riflessioni sull’opera di Antonio Scurati: “M. Il figlio del secolo”, Bompiani 2018.   La storia come un romanzo […]

Febbraio 25th, 2020

Concorsi di poesia e narrativa – “Centro Culturale Studi Storici”

 

Febbraio 19th, 2020

Riti&tradizioni – Carnevale

La tradizione delle maschere   Di seguito, riporto alcuni brani tratti dai riti e alle tradizioni cilentane carnevalesche. Si tratta […]

Febbraio 6th, 2020

Tendenze sociologiche – Luca Ricolfi

La società del Giovin Signore   Giovin Signore, o a te scenda per lungo Di magnanimi lombi ordine il sangue […]

Gennaio 28th, 2020

Pagine di storia – I Bulgari nel Basso Cilento

I Bulgari nel Basso Cilento   L’area della valle del Mingardo è stata interessata, dopo il crollo dell’impero romano, dalla […]

Gennaio 23rd, 2020

Tendenze epistemologiche – Jürgen Habermas

Dopo dieci anni di lavoro, a 90 anni compiuti, il teorico dell’agire comunicativo, dei paradigmi di mondi vitali e sistemi, […]

Gennaio 16th, 2020

Riti&tradizioni – Sant’Antonio Abate

La festa del fuoco   “Il rumore serve a spaventare e allontanare le potenze maligne, il fuoco a illuminare il […]

Gennaio 7th, 2020

Riti&tradizioni – La festa del maiale

Il destino del porco di Pasquale Martucci   A gennaio, quando è ormai ben grasso, l’animale è prelevato con l’inganno […]

Dicembre 24th, 2019

Un anno da non dimenticare

http://www.ricocrea.it di Pasquale Martucci Un anno da non dimenticare e l’auspicio di un Buon 2020   Un anno fa, nel […]

Dicembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – I rituali natalizi del Cilento

Antonio Di Rienzo, ricercatore di cultura storica e tradizione popolare cilentana, alla fine del 1987, su “Il Mezzogiorno Culturale” (A. […]

Dicembre 15th, 2019

Pagine di storia – Salerno longobarda

Salerno longobarda di Pasquale Martucci   Nell’anno 849, millecentosettanta anni fa, Salerno divenne uno dei due principati longobardi del sud; […]

Dicembre 10th, 2019

Pagine di storia – Il castello di Rocca

Il castello di Rocca   Le prime notizie su Rocca Cilento (da rocca, roccia, fortezza su un monte; XI secolo: […]

Dicembre 7th, 2019

Storia&tradizioni – La festa dell’Immacolata

La festa dell’Immacolata Le regioni italiane si preparano al Natale con tradizioni sacre, festeggiamenti antichi e piatti tipici di Nisia […]

Dicembre 2nd, 2019

La partecipazione e l’agorà

Un popolo di persone normali e di tutte le età, accomunati dalla lotta ai populismi, sfidano con partecipazione civile e […]

Novembre 23rd, 2019

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie di Pasquale Martucci   “Siamo pieni di vie di uscita. Forse sono proprio […]

Novembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – L’olio d’oliva

L’OLIO D’OLIVA: UNA COSTANTE NEI SECOLI La molitura delle olive tra significati e tradizioni del presente e del passato di […]

Novembre 16th, 2019

Memorie dal territorio – Dopo la ruralità

La quietanza meridionale. I paesi dell’osso dopo la ruralità

Novembre 11th, 2019

Storia&tradizioni – San Martino

“A San Martino se fano i zeppule e se prova u’ vino” Tradizioni culinarie cilentane nell’estate di San Martino   […]

Novembre 10th, 2019

Muri da abbattere

Trent’anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino, anche se ancora oggi sono tanti i muri simbolici e fisici che […]

Ottobre 31st, 2019

Natuzza Evolo / tra vita e aldilà

Dieci anni fa si spegneva Natuzza Evolo, una donna che ha rappresentato, nella cultura popolare religiosa, un forte legame tra […]

Ottobre 28th, 2019

Territorio&Cultura – la poesia

Concorsi di poesia di Gaeta (LT) e di Auletta (SA)

Ottobre 20th, 2019

Memorie dal territorio – Fiore!

Ricevo e pubblico due brani di Antonio Pellegrino. Nella foto c’è Gerry il pastore, chiamato anche Fiore.   Fiore! Sempi […]

Ottobre 7th, 2019

Memorie dal territorio – E’ cangiata l’aria

Con questo intervento, una riflessione sul cambiamento dei tempi, inizia la collaborazione di Antonio Pellegrino (laurea in Sociologia), attuale Presidente […]

Ottobre 6th, 2019

Idee & parole – Ernesto de Martino

Il mondo magico di Ernesto de Martino di Pasquale Martucci “Presenza, esserci nel mondo, esserci nella storia sono espressioni equivalenti […]

Settembre 25th, 2019

Idee & parole – I saperi di Dionigi

Nella criticità della vita di oggi, occorre che l’individuo ripensi un “nuovo umanesimo” che tenga conto della storia e della […]

Settembre 20th, 2019

Storia&tradizioni – Il giorno delle antiche nozze

Ricevo e pubblico l’articolo di Nisia Orsola La Greca Romano sul rito nuziale   Da sempre le nozze rappresentano un […]

Settembre 15th, 2019

Idee & parole – Socrate

Nella nostra società si avverte il bisogno di tornare a valorizzare le molteplici forme del dialogo, così come indicato da […]

Agosto 25th, 2019

Le storie – Jerry Essan Masslo

A trent’anni dall’omicidio di JERRY MASSLO ancora non abbiamo compreso che … “Ciascuno di noi è straniero di un altro” […]

Agosto 15th, 2019

Idee & parole – Giovambattista Vico

Vatolla, Vico e la cipolla di Pasquale Martucci Vatolla è situata su una collinetta che domina il paesaggio sottostante e […]

Agosto 8th, 2019

Idee & parole – Fabrizio De André

“Per quanto voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”   L’espressione è tratta da: “Storia di un impiegato”, un […]

Agosto 4th, 2019

Bibbiano, dove sta il bene dei bimbi

LETTERA APERTA DEGLI OPERATORI DELL’INFANZIA È stata scritta una lettera/appello da Mauro Mariotti e Paolo Siani. Aderisco pubblicando il documento, […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La festa del Santo Patrono

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla festa del Santo Patrono nella tradizione culinaria del […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La cucina dei marinai

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla tradizione culinaria dei marinai   AVE MARIS STELLA […]

Luglio 30th, 2019

Vallo della Lucania – Il rito di San Pantaleo

Il rito di San Pantaleo di Pasquale Martucci   San Pantaleone è festeggiato almeno in due grossi centri del territorio […]

Luglio 24th, 2019

Idee & parole – Antonio Gramsci

Il concetto di egemonia culturale e la questione meridionale di Pasquale Martucci   Cent’anni fa, il 1 maggio 1919, iniziò […]

Luglio 14th, 2019

Cosmo Guazzo: una vita al servizio del territorio

Presso la Pro-Loco di San Martino Cilento, sabato 13 luglio 2019, per riflettere sui lavori di Cosmo Guazzo si è […]

Giugno 26th, 2019

Epistemologia della soggettivazione

Il soggetto/attore, i diritti universali e la società ipermoderna nel pensiero di Alain Touraine di Pasquale Martucci   Assistere ad […]

Giugno 9th, 2019

Un antico rituale: la festa del pane

La festa del pane di Pasquale Martucci     La panificazione è stato sempre un momento molto importante nella tradizione […]

Maggio 19th, 2019

Contro l’indifferenza, per la conoscenza

Intolleranza, divieti, tentativi di limitazione delle libere espressioni di idee: una sorta di società ad una dimensione, quella prevalente. Tutto […]

Maggio 17th, 2019

In memoria di Domenico Chieffallo

Per ricordare lo storico e meridionalista cilentano, produciamo alcune considerazioni e un articolo del 1995 di Domenico Chieffallo.   Note […]

Maggio 5th, 2019

Grave perdita per la cultura cilentana

Riceviamo e pubblichiamo un commento / ricordo sulla scomparsa dell’amico Amedeo La Greca, da parte del prof. Emilio La Greca […]

Maggio 5th, 2019

Riti e tradizione non solo culinaria del Cilento

Ho con  grande interesse letto gli scritti di NISIA ORSOLA LA GRECA ROMANO sulla tradizione culinaria del Cilento, e non […]

Maggio 5th, 2019

Comunità e cultura popolare, linguaggio, cilentanità

Dopo aver realizzato molti studi sul territorio, a partire da questo intervento analizzo gli elementi che ne costituiscono i tratti […]

Aprile 15th, 2019

Simboli e Rituali – Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti”

Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti” di Pasquale Martucci   I rituali rappresentano “una connessione tra passato, presente […]

Marzo 11th, 2019

DINO BETTI

Un uomo che ha attraversato, vissuto e trasmesso il suo tempo di Anna Avagliano e Pasquale Martucci   Dino Betti […]

Febbraio 21st, 2019

Verso un modello postindustriale. La proposta del sociologo Domenico De Masi.

I limiti delle società attuali e le possibilità del “migliore dei mondi esistiti finora”. Occorrerebbe costruire un modello ideale di […]

Febbraio 13th, 2019

Ricerca Bibliografica sul Cilento

Progetto: “BENI CULTURALI CNR” Anni 1998-2000 C.P.S. Ricerche S.r.l. / Università di NAPOLI – Facoltà di Sociologia   Tra il […]

Febbraio 7th, 2019

LA SCELTA DI RICOCREA

LA SCELTA DI RICOCREA Ricerca, costruzione, creazione, queste sono le parole chiave del sito che ho da qualche mese realizzato: […]

Febbraio 1st, 2019

Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La visione del sociologo Aldo Musacchio

La visione di Aldo Musacchio: i fondamenti di una cultura per lo sviluppo del territorio di Pasquale Martucci   Per […]

Dicembre 25th, 2018

Festa al Castello: cultura e memoria – dicembre 2018

TEGGIANO Festa al Castello: cultura e memoria di Pasquale Martucci   La Corte in Festa – Natale al Castello, Teggiano […]

Novembre 19th, 2024

Il turismo e le nuove tecnologie

Quando parliamo di turismo, la prima considerazione è di valutare il rapporto tra i turisti/visitatori e l’ambiente esterno, le risorse […]

Novembre 17th, 2024

I giovani incontrano l’arte: l’osservazione di una interazione

Un interessante esperimento di interazione tra i giovani è l’arte è stato realizzato lo scorso 15 novembre 2024, presso l’Auditorium […]

Novembre 14th, 2024

La sociologia di Franco Ferrarotti

È scomparso all’età di 98 anni Franco Ferrarotti, considerato da molti il padre della sociologia, certamente colui che ha contribuito […]

Novembre 11th, 2024

La parola viva

Paul Ricoeur, in “La parole est mon royaume” (Esprit, 1955), sosteneva che la parola era il suo lavoro, il suo […]

Novembre 5th, 2024

Osservare il margine: lo sguardo di Gaetano Barbella

Gaetano Barbella mi ha trasmesso uno scritto che riprende l’ultima parte dell’articolo “Sguardi sociologici 2 / Osservare il margine”. Ringrazio […]

Novembre 4th, 2024

Sguardi sociologici 2 / Osservare il margine

Il secondo sguardo si occupa del concetto di margine, periferia, distanza di un territorio dal suo centro. Il margine e […]

Ottobre 28th, 2024

Il senso della singolarità

Il sociologo Danilo Martuccelli nelle sue ricerche si è dedicato alle problematiche dell’individuo nella sua relazione con la società, introducendo […]

Ottobre 21st, 2024

Sguardi sociologici (1) / Il sociologo del territorio

Inizio questa rubrica, per offrire un punto di vista che parta da lontano e vada lontano. E che si rivolga […]

Ottobre 17th, 2024

Premio: “L’identità del Cilento” (seconda edizione)

Il Premio Artistico-Letterario: “L’identità del Cilento”, riservato ai giovani del territorio dell’antico Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è giunto […]

Ottobre 14th, 2024

L’anima della tofa

Note sul libro di Gerardo Vassallo: “La tofa: una conchiglia e la voce della sua anima”, Galzerano Editore, settembre 2024 […]