Angelo Paolo Perriello, Costantino La Selva, Cosmo Guazzo, Luigi Leuzi, Mauro Palmentieri hanno redatto il seguente documento contro la guerra, che volentieri pubblico.
COMUNICATO PER LA PACE
“Soffiano sempre più imperiosi i venti di primavera e di pace nel Cilento parmenideo. Gli animi mai domati in queste terre di libertà respingono al mittente, chiunque sia, i fumosi e preoccupanti segnali di guerra. Rinnovano, contestualmente alla minaccia della conflittualità, la poderosa e perenne sfida per la fratellanza e la concordia, per il dialogo interculturale e interreligioso nel continente euro mediterraneo e nel mondo. Numerose le conquiste per la cooperazione e lo scambio solidale rappresentate in diverse comunità della fascia costiera e delle aree interne cilentane, qui, dove l’essere e il non essere si contendono da millenni la verità e il consolidamento delle relazioni, degli equilibri e delle intese tra i popoli, tra tutti i popoli.
Nel comune di Castelnuovo Cilento sventola la bandiera dell’eroica città di Sparta, Laconia, Grecia. Due comuni, su due sponde, ciascuno con la propria identità, hanno, così, sigillato, in armonia, il percorso luminoso di ancestrali e radicali legami di democrazia costituzionale.
Moia Planeta (il mio pianeta), una tv di stato della Federazione russa ha realizzato nel Cilento interessanti e significativi reportage su usi, costumi e tradizioni. In tutta la provincia di Salerno, di cui l’area protetta del Cilento, patrimonio UNESCO, è parte attiva ed operosa, cittadini della Russa e dell’Ucraina lavorano, si integrano e socializzano. Popolare è il testo dal titolo: ‘Un pescatore russo a Positano’ – Centro di cultura e storia amalfitana 2011.
Un solenne e maestoso monumento di due anziani, un uomo e una donna, che si abbracciano è posto nel comune di Castel San Lorenzo e nella città di Kiev. Promana simbolicamente da questo capolavoro di arte scultorea e di immortalate passioni un messaggio di amore. Nel corso della seconda guerra mondiale, in un campo di prigionia, tra stenti e privazioni disumane, un italiano e un’ucraina si conobbero e si innamorarono. Essi invitano, oggi, le rappresentanze diplomatiche e i capi di Stati belligeranti ad incontrarsi e a deporre definitivamente le armi. Gli italiani tutti attendono e sono fiduciosi per questo gesto in nome degli insegnamenti del già ‘vissuto’ e del sacro valore dell’amicizia universale. Tanto si deve al progresso delle comunità”.
Non si può che concordare. Non solo quello che sta succedendo è aberrante. Il rischio di un escalation militare, fino alle conseguenze più estreme, è palpabile. Per questo, come membri dell Istituto Buddista Italuano Soka Gakkai, stiamo promuovendo la pratica in comune di recitazioni volte ad affermare una cultura non violenta. Siamo lieti di unire le nostre voci a quelle di tutti coloro che si oppongono alla logica della sopraffazione e non ci stancheremo di propagare il nostro pensiero. Grazie a tutti coloro che operano, ognuno coi propri mezzi, per la pace