Sabato 27 agosto alle ore 18:00, a Vallo della Lucania, sarà presentato il volume: “Cilento Terra Matrigna. Emigrazione, spopolamento, diaspora dei giovani”.
L’emigrazione è un fenomeno complesso, che riguarda spostamenti di persone da un posto all’altro: flussi in ingresso di stranieri, ma anche la ripresa, a distanza di alcuni decenni, del trasferimento di cittadini italiani all’estero. Nel 2019, come rileva l’Istat, si sono registrati circa 122 mila cambiamenti di residenza dall’Italia in altri Paesi, in costante aumento rispetto ai circa 40 mila del 2010. Destano interesse soprattutto le caratteristiche dei nuovi emigrati: due su tre hanno un’età compresa tra i 20 e i 49 anni; circa un terzo del totale ha 25 anni ed è in possesso della laurea; in costante crescita sono le donne.
Alcuni studiosi hanno affrontato la drammatica situazione del Cilento nel volume: “Cilento. Terra Matrigna, emigrazione, spopolamento, diaspora dei giovani” (giugno 2022), curato da Ezio Martuscelli. Sono gli Atti del Convegno: “Terra Matrigna. 150 anni di emigrazione e spopolamento del Cilento. Da un allontanamento necessario all’abbandono consapevole”, una serie incontri di studio dell’estate del 2021, organizzati dall’Associazione Progetto Centola e dal Gruppo Mingardo/Lambro/Cultura, con il sostegno dei sindaci dei tre comuni e del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Il Convegno di un anno fa elaborò varie tematiche e si svolse in differenti località: a Celle di Bulgheria, il 31 luglio 2021, “L’emigrazione storica di massa”; a Torraca, il 7 agosto 2021, “L’emigrazione contemporanea, la diaspora dei giovani”; a Palinuro, il 21 agosto 2021, “Lo spopolamento delle aree interne”.
Quegli Atti hanno prodotto analisi sul fenomeno migratorio, riguardanti: cause, effetti, ipotesi di intervento; confronto ieri/oggi per verificare unità e differenze interpretative; azioni da compiere a partire dal territorio.
Di seguito, la relazione completa che svolgerò in quel consesso.
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