Dopo la consueta Kermesse: “Settembre Culturale”, Agropoli presso il suo Castello Angioino-Aragonese presenta iniziative il 1 e 2 ottobre 2022, con visite guidate e una tavola rotonda, per evidenziare il percorso storico-architettonico della prestigiosa struttura che conserva intatto tutto il suo fascino.
Sabato 1 Ottobre – Visite guidate, ore 10.00 – 12.00 – 17.0 – 19.00
Domenica 2 Ottobre – Tavola rotonda – Ore 10.30
Castello di Agropoli (Sala dei Francesi)
Dagli assalti turchi dei secoli XVI-XVII agli ultimi restauri
Saluti
Dott. ROBERTO ANTONIO MUTALIPASSI
Sindaco del Comune di Agropoli
Dott. FRANCESCO CRISPINO
Consigliere delegato alla Cultura
Interventi
Prof. Arch. GIUSEPPE PIGNATELLI SPINAZZOLA
Direzione Istituto Italiano dei Castelli – Sez. Campania
Agropoli nel sistema difensivo vicereale
Dott. ANTONIO CAPANO
Istituto Italiano dei Castelli
Gli assalti turchi dei secoli XVI-XVII
Arch. LUCIANO CUPELLONI
Il Progetto di restauro del “Palazzo Sanfelice”
Visite guidate ore 10.00 – 17.00 – 19.00
Contatti
Dott. ANTONIO CAPANO – 3398605936
Dott. NICOLA PERILLO – 3394657867
Info e prenotazioni – Dott. ANTONIO CAPANO – 339 8605936
Il Castello, a pianta triangolare con tre torri circolari, si erge sul promontorio e sembra vegliare sul sottostante borgo antico. Attorno alle mura, si trova un fossato largo e profondo, ora distinguibile sul lato verso la città, mentre è quasi scomparso il dislivello sul lato orientale a causa dei lavori agricoli e dei cedimenti del terreno avutisi nel corso dei secoli. L’interno è occupato dalla piazza d’armi e da edifici addossati sui lati, settentrionale e orientale; la piazza, oggi adibita a giardino e a teatro all’aperto, è il luogo in cui si svolgono le manifestazioni.
La prima costruzione del Castello risale ai bizantini, intorno al VI secolo, che fecero di Agropoli una loro roccaforte e un attracco per la flotta. Nel corso del X e XI secolo i Normanni rinnovarono la struttura e iniziarono la costruzione delle mura, rimaste inalterate e di cui si può ammirare lo stile normanno-svevo. Il Castello fu sottoposto a diverse ristrutturazioni, in particolare ad opera di famiglie vicine alle due casate che ebbero il dominio sul Mezzogiorno, vale a dire Angioini ed Aragonesi. Nel XV secolo Giovanni Sanseverino, conte di Marsico, feudatario di Alfonso V d’Aragona, diede inizio ad una ristrutturazione generale del Castello fino all’aspetto attuale dell’edificio. Fu costruito un fossato; la pianta dell’edificio a base triangolare passò ad essere a base quadrata e vennero rinforzate le fortificazioni. Ben presto perse la sua funzione prettamente difensiva, per diventare in epoca vicereale e nel corso del Settecento la sede prescelta dalle grandi famiglie feudatarie come i Sanseverino, i Grimaldi di Eboli, i Caracciolo di Trentinara e i Sanfelice. Oltre ad essere residenza nobiliare, il Castello aveva al suo interno le celle carcerarie, la sede del giudice e la guardia.
Con le sue iniziative, Agropoli afferma la tradizione culturale offrendo momenti di aggregazione e condivisione per far sì che si rifletta sulle origini del territorio e sulle sue possibili occasioni di promozione e sviluppo.
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