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Di seguito pubblico il mio intervento dal titolo: “I pregiudizi consapevoli”, svolto in occasione del Tributo a Gianfranco Cecchin. Seminario 20 anni dopo: “Curiosità e rispetto, emozioni e sentimenti nell’epoca dell’irreale”, ISCRA Modena, Rimini 25/26 maggio 2024


Per argomentare su Gianfranco Cecchin occorre riflettere sugli ultimi suoi interventi ed interviste, che sono in grado di evidenziare l’intero e complesso pensiero. Utilizzando questo approccio, riusciamo a connettere concetti elaborati in precedenza e riattualizzati dopo anni di pratica terapeutica e riferimenti epistemologici.

Il primo elemento da considerare è la curiosità nell’affrontare i pregiudizi: essa riguarda l’idea di scomporre tutto ciò che si presenta e spesso si radica nella nostra mente impedendoci di cambiare. Se il ragazzo sa cosa è giusto o sbagliato è perché ha costruito queste categorie nel rapporto con le persone e la realtà. Tutti abbiamo pregiudizi, ovvero un modo di guardare il mondo e metterlo in relazione con le cose esterne che si combinano attraverso la reazione di ciascuno di noi in contatto con le stesse.

Sostiene Cecchin: “ciò che chiamiamo pregiudizi in realtà sono: «Lo so!», e ciò accade perché abbiamo nella nostra mente un processo prima di guardare le cose”. Le persone pensano che ciò che hanno visto è corretto, il loro modo è corretto. Viviamo in un sistema organizzato, autopoietico, e siamo lontani dal pensare ad un’idea di cambiamento. Ed allora, sostiene, l’unica cosa da fare è interagire, scambiare informazioni, essere curiosi: “è curioso sapere come le persone non cercano ciò che è giusto o sbagliato, quanto piuttosto vedere com’è quel sistema”. Noi siamo ponti di quel sistema e non lo possiamo inventare o controllare: “tutto ciò che possiamo fare è essere consapevoli, osservare, essere curiosi e avere rispetto di ciò che è”.

La consapevolezza è l’esser consapevole, avere cognizione, coscienza, una manifesta coscienza di sè, il rendersi conto di qualcosa ed agire in condizione di equilibrio ed intelligenza veridica e corretta. Definisce chi siamo e rende diversi gli uni dagli altri, ma al tempo stesso ci rende più vicini. Il presupposto è l’azione dell’uomo, che conosce qualcosa che esiste: comprende una situazione o un soggetto in base ad un’informazione, ad una esperienza. Il tutto considerando le differenti relazioni in cui siamo immersi.

Gli esseri umani, in quanto sistemi viventi, non solo hanno consapevolezza del loro ambiente ma anche autoconsapevolezza, in particolare con la loro capacità di logica e curiosità.

La teoria dei sistemi, che offre approfondimenti su come funziona il mondo attraverso la comprensione del fatto che tutti i sistemi seguono alcune regole, si occupa dell’autoconsapevolezza nella sua comprensione di come funzionano i grandi sistemi viventi complessi. Secondo Gregory Bateson, la mente è la dinamica dell’auto-organizzazione e la consapevolezza è cruciale nell’esistenza di questo processo, che presuppone una auto-etero-organizzazione (concetto di Morin) del soggetto nel rapporto con il mondo esterno.

La consapevolezza è che il cambiamento si verifica sempre e che esso è la variazione di ciò che è nel sistema, prodotto dalle stesse persone. L’idea è di includere, non lasciar fuori; non incolpare, non attribuire responsabilità, perché così non accade nulla. Le domande permettono di collegare passato/presente/futuro, ovvero far sviluppare una connessione che è naturale perché il sistema funziona così, e rendere le persone consapevoli di fare quei collegamenti. Non importa che giungano risposte, ciò che interessa è l’interazione e l’osservazione di ciò che succede da quella interazione. (1)

Come si può notare, Cecchin mette insieme le sue idee, lungi da essere perfette, ma che toccano il sistema in cambiamento, le domande circolari, la curiosità, il pregiudizio, e certamente il suo nuovo incontro con la connotazione positiva e un modo di fare irriverente, ovvero tutto ciò che ha a che fare con il suo approccio alla terapia.

Gianfranco Cecchin, psichiatra e psicoanalista, aveva lavorato fino alla fine degli anni sessanta negli Stati Uniti; è chiamato da Mara Selvini Palazzoli, con Luigi Boscolo e Giuliana Prata, a formare un’équipe per studiare anoressie e schizofrenie. L’intento era di abbandonare l’approccio psicoanalitico per dedicarsi ad un modello strategico-sistemico, dopo aver constatato i successi terapeutici ottenuti dal Gruppo di Palo Alto, che si occupava di comunicazione, relazioni, sistema/contesto. La famiglia nel suo insieme relazionale era da mettere in primo piano.

L’équipe di Mara Selvini Palazzoli in seduta attuava una netta separazione tra famiglia e terapeuta e destinava molto tempo all’intervento finale: le prescrizioni paradossali servivano ad aggirare le resistenze della famiglia e a modificarne i comportamenti. La sfida, fatta di domande, di definizioni diverse, di nuovi rapporti, di varie punteggiature, è la circolarità: attraverso le domande e un continuo spostamento del fuoco delle domande, la famiglia arriva a sperimentare una visione circolare, non lineare-casuale della realtà. (2)

Mara Selvini Palazzoli puntò molto su questi concetti, rendendoli più espliciti in un importante articolo, firmato da tutta l’équipe: “Ipotizzazione, circolarità, neutralità: tre direttive per la conduzione della seduta”. In quello scritto, venivano sottolineati i tre principi fondamentali dell’intervento terapeutico: le tante ipotesi che emergono con il lavoro di pre-seduta e durante lo stesso colloquio; le domande circolari che servono a modificare la relazione; il concetto di neutralità, molto discusso, ma legato alle stesse modalità di intervento. (3)

Fino agli inizi degli anni ottanta, Cecchin fece parte di quel gruppo, poi, insieme a Boscolo, cominciò a maturare idee nuove, senza però ripudiare il lavoro con Mara Selvini Palazzoli. Per i due terapeuti, l’articolo: “Ipotizzazione, circolarità, neutralità”, già si allontanava dalle idee strategiche, mettendo in primo piano il lavoro con gli allievi e facendo così emergere la centralità dei “sistemi che osservano”. (4)

Boscolo e Cecchin, che fondano il Centro Milanese di Terapia Familiare, nella pratica quotidiana osservano alcune contraddizioni che spesso caratterizzano gli interventi: la connotazione positiva deve essere utilizzata con attenzione per evitare in alcuni casi “l’approvazione del sintomo”; i tanti problemi dei conflitti familiari non sempre sono affrontati in maniera adeguata. (5)

Le critiche formulate erano ispirate dall’importante libro di Bateson: “Verso un’ecologia della mente”, che i due terapeuti leggeranno ed approfondiranno negli anni che vanno dalla metà alla fine degli anni settanta. Le innovazioni di quel volume consideravano: “i sistemi di significato”, “l’idea di complessità”, lo sviluppo dell’aspetto emozionale. La nota più importante era costituita dagli scambi tra famiglia e terapeuta: si trattava del costruzionismo, anche se il principio ispiratore partiva dalla cibernetica di secondo ordine, il cui termine fu introdotto da Von Foerster, che lavorò sull’importanza dell’interazione tra osservatore e osservato per oltre un ventennio. (6)

In Boscolo e Cecchin diventano sempre meno significative le prescrizioni paradossali e i rituali terapeutici, in quanto il cambiamento relazionale a volte è già intervenuto con le domande effettuate nel corso dell’incontro. Ed allora pensarono al libro: “Milan Approach Systemic Therapy”, pubblicato nel 1987 (ma tradotto in italiano molti anni dopo), che segna la definitiva presa di distanza da Selvini Palazzoli. (7)

Contemporaneamente all’uscita negli Stati Uniti del volume, Cecchin in Italia scrive l’articolo: “Revisione dei concetti di ipotizzazione, circolarità e neutralità. Un invito alla curiosità”, per affermare l’impossibilità della neutralità in seduta: era il terapeuta dentro il sistema, che di fatto sanciva il paradosso di un approccio neutrale. Si trattava al contrario di “sperimentare e inventare punti di vista e mosse alternativi” che generano curiosità. In tal senso, l’ipotizzazione offre “nuovi copioni alla famiglia”, la circolarità è intesa come capacità di creare nuove storie e la neutralità, ovvero la curiosità, serve a modificare la relazione nell’ambito del sistema famiglia. (8)

Nel Centro milanese di Boscolo e Cecchin si introdusse il concetto di “sistema di significato”: la struttura, la terapia, l’inviante. Tenendo conto della presenza degli allievi e dei loro feedback, che sono interessanti in molte fasi della seduta, si permette a didatti e allievi di co-costruire, perché l’équipe ha più occhi per osservare il sistema. Sosteneva Cecchin: “C’è un’idea, poi un’altra ma mai un’idea finale vera e propria. Uno viene fuori con un’idea che è subito modificata da un altro e poi da un altro ancora. Alla fine ci fermiamo e diciamo che questa è la storia. Ma ci fermiamo solo perché siamo stufi di chiacchierare non perché siamo convinti di aver trovato la verità sulla famiglia”. (9)

Cecchin già inizia a maturare alcuni concetti che saranno esplicitati solo più tardi, quali: pregiudizio e irriverenza. Per adesso però la sua attenzione è rivolta all’importanza dei sistemi costituiti dall’équipe di osservazione che mettono in discussione il ruolo stesso del terapeuta. (10)

Nell’ambito della stessa relazione terapeutica dovevano avvenire le co-costruzioni delle storie: una relazione avviene quando “il paziente diventa capace di vedersi attore, partecipante attivo piuttosto che vittima delle circostanze”. (11)

Nell’articolo: “Ci relazioniamo dunque siamo”, Cecchin scrive: “Vengono da noi con una serie di accuse e vogliono che siamo d’accordo con loro. (…) In passato, molti terapeuti ci sono cascati chiedendosi: cos’è che non funziona in questa famiglia? (…) Ed invece se cerchiamo quello che funziona, forse possiamo trovare molte cose, trovare le cose che tengono insieme il mondo. (12)

Cecchin formalizzerà il suo terzo e ultimo periodo di co-costruzione del suo pensiero e lo esplicita nei volumi: “Irriverenza. Una strategia di sopravvivenza per i terapeuti” (13); “Verità e pregiudizi. Un approccio sistemico alla psicoterapia” (14); “Idee perfette. Hybris delle prigioni della mente” (15), che daranno una sistematicità e una più accurata organizzazione alle sue idee.

Indico i presupposti teorici ed epistemologici che contribuirono a costruire le sue idee.

Wittgenstein affermava che il linguaggio non ha “la matrice del suo significato in eventi puramente mentali”, ma il significato stesso consiste in una relazione intersoggettiva: il linguaggio è una convenzione sociale che precede il processo interiore e “permette di declinare gli stati interni, psicologici”. Ed infatti, la prima asserzione del Tractatus logico-philosophicus è: “Il mondo è tutto ciò che accade”. (16)

Di rilievo è anche il pensiero di Vygotskij che affermava come, attraverso la ricerca e la scoperta, poteva realizzarsi la costruzione della conoscenza che non può prescindere dall’interazione sociale, valorizzando tutte le forme differenti di discorso. (17)

Dunque, si consolidava la concezione di un linguaggio inteso come forma di azione sociale. Quando le persone parlano l’una all’altra, si costruisce il mondo perché sono i comportamenti sociali e le interazioni tra i soggetti che costruiscono narrazioni, storie, racconti e permettono le forme di conoscenza.

A partire dagli anni sessanta, si diffusero i lavori di Gadamer, che metteva in primo piano la “filosofia pratica” e poneva la questione dell’ermeneutica che affermava i concetti di: “tutto e parte”, “fusione di orizzonti”, “circolo ermeneutico”. (18)

Gadamer affermava che l’incontro con l’altro è comprensione da parte dello stesso osservatore: in tal modo egli “comprende più di quanto lui stesso possa comprendere”, perché la realtà dell’opera è mediata dalla stessa realtà dell’osservatore. Con la creazione di un linguaggio comune tra interprete e testo si realizza una “fusione di orizzonti”. Gadamer si ricollega ad Heidegger e al “circolo ermeneutico”, ovvero la circolarità della comprensione. Il filosofo di “Essere e tempo” parlava di pre-comprensione; nel “circolo ermeneutico” si nasconde la possibilità di conoscere facendo emergere la conoscenza dalle cose stesse. (19)

Un altro autorevole esponente che si confrontò con i problemi interpretativi fu Paul Ricoeur, che parlò di “contesto di significati”, di “connotazione ricostruttiva”, di “concretezza ermeneutica” nel libro: “Dell’interpretazione. Saggio su Freud”, del 1965. Il filosofo rilevò l’importanza di un linguaggio che “renda conto delle molteplici funzioni del significare umano e delle loro reciproche relazioni”. (20)

Derrida si occupò di “decostruzionismo del testo”, ovvero l’analisi dello stesso per far emergere i conflitti interni, decifrandone i suoi molteplici e possibili significati. Formulò questi concetti nelle opere: “Della Grammatologia” e “La scrittura e la differenza”, entrambe pubblicate nel 1967. (21)

Un altro importante filosofo, che diede impulso alle riflessioni critiche di Cecchin, fu certamente Michel Foucault. Per il filosofo francese, tutto si decide in prossimità del linguaggio e della domanda: “che cosa è parlare”, piuttosto che: “cosa è pensare”. Il linguaggio diventa così lo strumento dell’ordinamento delle cose, il distributore dell’ordine. (22)

Procedendo in tale senso, occorre ora introdurre le affermazioni di Foucault sul potere, in quanto qualsiasi discorso può essere utilizzato per finalità buone o cattive, pervaso come è dalle ideologie. Per il filosofo francese la parola “ideologia” comporta la parola “verità”, che si afferma in ciò che pensiamo, nelle relazioni interpersonali, nell’esperienza vissuta. È con il decostruzionismo che si possono “decostruire i rapporti di potere”. Foucault spiega come si realizzano i rapporti di potere, che vengono da lui trattati in alcune sue opere. (23)

In generale la nostra cultura si aspetta che gli individui aderiscano al “modo di pensare più diffuso”, ed allora, constata Cecchin, ciò implica che gli interventi terapeutici siano di “aiuto e protezione”. Il terapeuta si chiede: “Dov’è la libertà degli individui se la società interviene per rispondere a comportamenti che vanno contro le usanze comuni?”. Il metodo proposto è quello che privilegia una responsabilità tecnica e una responsabilità epistemologica, un dovere da parte del terapeuta di “riflettere sul proprio modo di pensare”, “sui propri sistemi di riferimento”. (24)

Cecchin destruttura e lascia che i clienti siano poi liberi di sbrigarsela da soli: tutto si co-costruisce in seduta, con il consulente che agisce per mettere in campo tante “fantasie”: poi sta al cliente valutare e prendere quella più suggestiva. Scrive: “a volte ci facciamo coinvolgere nelle inferenze suggerite dalle categorie entro le quali iscriviamo i dati grezzi percepiti. E certe categorizzazioni possono diventare “istruzioni rigide per come il mondo deve essere visto”. (25)

Qualche anno fa abbiamo pubblicato uno scritto (26), riflettendo su almeno due concetti di Cecchin: «consapevolezza», essenziale per il cambiamento di un sistema che è statico; in secondo luogo, «pregiudizio», parte essenziale di questo intervento.

Il termine deriva dal latino prae-iudicium, che precede il giudizio. Questa è la definizione che mi va di considerare e che tuttavia riconduce nell’accezione comune ad un’idea o opinione basata su convinzioni personali e prevenzioni in genere che implicano una non conoscenza dei fatti e che comporta una valutazione che può indurre in errore. Questi giudizi potrebbero essere personali e superficiali e condizionati certamente da assenza di dati sufficienti sul fenomeno. Mi piace definire il pregiudizio come un giudizio senza conoscere.

Sui pregiudizi, è importante partire dalla pre-comprensione, ovvero quelle “previsioni che caratterizzano la nostra apertura al mondo”: la forza dell’esperienza è quella di sviluppare certamente una nuova pre-comprensione da ogni informazione che ci giunge. Il pregiudizio è un giudizio dato prima di una analisi definitiva, ed in questo senso il comprendere è determinato dai pregiudizi, il conoscere è un riconoscere più che un pensare. Il problema è allora distinguerli e metterli in gioco nella dialettica dell’interpretazione. (27)

Intendere il pregiudizio come pre-comprensione non è solo un fenomeno mentale ma sfocia nei modi di agire, nelle condotte e negli atteggiamenti. L’individuo elabora semplificazioni e categorizzazioni per la sua comprensione del mondo, soffermandosi su cosa è diverso, nuovo, ciò che non si conosce: “il pregiudizio serve ad isolare l’oggetto temuto”. Si interiorizzano concetti che difficilmente si abbandonano.

Se i pregiudizi sono intesi come pre-condizione necessaria per far emergere il sé, ecco che Cecchin indica (come sostenuto da Gadamer) di muoversi avendo la consapevolezza che essi esistono. Per i terapeuti, il colloquio è un’azione di conoscenza per permettere di formulare ipotesi più che giudizi. Ogni volta che si incontra una persona ci sono una serie di interazioni che provengono dall’ambiente, dal paziente, dall’operatore, e poi ci sono le caratteristiche di tutti questi sottosistemi; infine occorre mettere insieme il tutto, verificare le aspettative, senza dimenticare la componente emozionale che incide nell’ambito della relazione. Del resto, se il cambiamento è naturale, la terapia serve proprio a far sbloccare i sistemi bloccati.

Il “problema dei pregiudizi”, i pregiudizi sistemici, sono contenuti nel volume realizzato da Cecchin insieme a Lane e Ray. (28) In quel libro afferma di ribaltare i pregiudizi e chiedersi piuttosto: cosa funziona in questa famiglia?, e soprattutto: come ha permesso a tutti i suoi componenti di sopravvivere nonostante tutte le difficoltà? E ciò si traduce soprattutto nel «diritto alla soggettività», nel concetto husserliano di «sospensione del giudizio», nell’affermazione della nozione di «responsabilità personale», che riguarda tutti i soggetti del sistema: terapeuta, famiglia, ambiente esterno.

I pregiudizi sono da intendere, sempre dentro una interazione sociale, come manifestazioni di emozioni, pensieri, comportamenti da parte di singoli individui. Essi sono: “fantasie, idee, verità accettate, preconcetti, nozioni, ipotesi, stati d’animo e convinzioni nascoste”, ovvero tutto ciò che riguarda la nostra esperienza nel mondo e la nostra conoscenza del mondo. (29)

Cecchin sosteneva che il primo pregiudizio è dovere affermare che “una persona vale in quanto esiste”; solo in tal modo il terapeuta può guardare il paziente con un nuovo punto di vista, con nuovi occhiali e senza disapprovazione.

Il secondo pregiudizio esplicitato è che ogni controllo su una persona deve avvenire sempre entro un contesto: una società per definizione implica dei limiti che definiscono o creano una relazione. Il limite deve essere co-creato dagli individui stessi del sistema, altrimenti si realizza solo una situazione di controllo.

Un altro pregiudizio è quello dell’aiuto che spesso si crede di dover dare al paziente: occorre invece essere utili per evidenziare le risorse del sistema e realizzare una relazione significativa. Per ottenere una conversazione terapeutica è necessario acquisire la consapevolezza che anche le “etichette” non siano definitive, ma rappresentino un veicolo per passare ad un superiore processo.

Non esiste poi il mito dei successi terapeutici perché sono importanti le certezze temporanee: ogni pregiudizio è legato a un tempo ed a un contesto perché interagisce costantemente con i pregiudizi degli altri.

L’ultima considerazione è di assumersi la responsabilità dei propri pregiudizi: prima di agire bisognerebbe essere responsabili e consapevoli dei propri pregiudizi e capire come essi influenzino la relazione con il paziente. (30)

È importante non perseguire verità e certezze; è importante comprendere il mondo non cercare di cambiarlo. Si tratta di sviluppare un atteggiamento curioso, utilizzando un ascolto empatico, condividendo bisogni, pensieri e sensazioni, connettendo l’intero processo da attivare.

 

Note:

  1. Questi concetti di Cecchin sono riportati in un’intervista, pubblicata su: “Prospettive Sistemiche”, n. 43 – settembre/ottobre 1996.
  2. M. Selvini Palazzoli, L. Boscolo, G. Cecchin, G. Prata, Paradosso e controparadosso, Cortina, Milano, 2003, ed. or. 1975. Cfr.: L. Boscolo, G. Cecchin, La psicoterapia e le sue finalità, (intervista di Umberta Telfener), in M. Malagodi Togliatti, U. Telfener (a cura di), La terapia sistemica, Astrolabio, Roma, 1983.
  3. M. Selvini Palazzoli, L. Boscolo, G. Cecchin, G. Prata, Ipotizzazione, circolarità, neutralità: tre direttive per la conduzione della seduta, Terapia Familiare, 7, 1980, pp. 7-19.
  4. Il riferimento è al libro: H. Von Foerster, Sistemi che osservano, Astrolabio, Roma, 1987.
  5. L. Boscolo, G. Cecchin, L. Hoffman, P. Penn, Clinica sistemica. Dialoghi a quattro sull’evoluzione del modello di Milano, “Milan Systemic Family Therapy”, Bollati Boringhieri, Torino, 2004, ed. or. 1987.
  6. H. Von Foerster, Sistemi che osservano, cit.
  7. L. Boscolo, G. Cecchin, L. Hoffman, P. Penn, Clinica sistemica. Dialoghi a quattro sull’evoluzione del modello di Milano, cit.
  8. G. Cecchin, Revisione dei concetti di ipotizzazione, circolarità e neutralità. Un invito alla curiosità, Family Process, vol. 26, 1987, pp. 30-41.
  9. L. Boscolo, G. Cecchin, L. Hoffman, P. Penn, Clinica sistemica. Dialoghi a quattro sull’evoluzione del modello di Milano, cit.
  10. G. Cecchin, T. Apolloni, Idee perfette. Hybris delle prigioni della mente, FrancoAngeli, Milano, 2003.
  11. G. Cecchin, Linguaggio Azione Pregiudizio, Connessioni, 22, 2009, ed. or. 1994, pp. 26-34.
  12. G. Cecchin, Ci relazioniamo dunque siamo. Curiosità e trappole dell’osservatore, Connessioni, 15, 2004, pp. 57-61.
  13. G. Cecchin, G. Lane, W.A. Ray, Irriverenza. Una strategia di sopravvivenza per i terapeuti, FrancoAngeli, Milano, 1993, ed. or. 1992.
  14. G. Cecchin, G. Lane, W.A. Ray, Verità e pregiudizi. Un approccio sistemico alla psicoterapia, Cortina, Milano, 1997.
  15. G. Cecchin, T. Apolloni, Idee perfette. Hybris delle prigioni della mente, FrancoAngeli, Milano, 2003.
  16. L. Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, Einaudi, Torino, 1961, ed. or. 1933. Cfr.: U. Telfener, L. Casadio, a cura di, Sistemica. Voci e percorsi nella complessità, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.
  17. L.S. Vygotskij L.S., Pensiero e linguaggio, Giunti Barbera, Firenze, 1980.
  18. H.G. Gadamer, Verità e metodo, Bompiani, Milano, 1983, ed. or. 1960.
  19. Ivi.
  20. P. Ricoeur, Dell’interpretazione. Saggio su Freud, RCS Libri, Milano, 2007, ed. or. 1965.
  21. J. Derrida, La scrittura e la differenza, Einaudi, Torino, 1971, ed. or. 1967; J. Derrida, Della grammatologia, Jaca Book, Milano, 1978, ed. or. 1967.
  22. M. Foucault, Le parole e le cose. Una archeologia delle scienze umane, RCS Libri, Milano, 2009, ed. or. 1966.
  23. M. Foucault, Nascita della clinica. Il ruolo della medicina nella costituzione delle scienze umane, Einaudi, Torino, 1969; M. Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 1982, ed. or. 1975; M. Foucault, Le parole e le cose. Una archeologia delle scienze umane, cit.
  24. G. Cecchin, G. Lane, W.A. Ray, Eccentricità e intolleranza: una critica sistemica, Connessioni, 16, 2005, pp. 9-22.
  25. G. Cecchin, T. Apolloni, Idee perfette. Hybris delle prigioni della mente, cit.
  26. M. Mariotti, F. Bassoli, A. Avagliano, P. Martucci, La consapevolezza dei pregiudizi, in “Il riconoscimento del sé”, Maieutica nn. 31-37, ISCRA Modena – I.T.F.F. Firenze – IMePS Napoli – ISPPREF Napoli, Scione Editore, Roma, 2011, pp. 29-68.
  27. H.G. Gadamer (1982), L’ermeneutica come filosofia pratica, in H.G. Gadamer, La ragione nell’età della scienza, Il Melangolo, Genova, 1982, ed. or. 1976; H.G. Gadamer, Verità e metodo, cit.
  28. G. Cecchin, G. Lane, W.A. Ray, Verità e pregiudizi. Un approccio sistemico alla psicoterapia, cit.
  29. Ivi.
  30. Ivi.

 

 

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Marzo 18th, 2021

Fenomenologia del calcio tra partecipazione e rappresentazione

“Ad attrarre il pubblico più vasto, tra tutti gli eventi della storia dell’umanità non è stato un avvenimento politico particolare […]

Marzo 12th, 2021

Un laboratorio per lo studio del COVID-19

Da poco è stato pubblicato un interessante volume: “L’emergenza Covid-19. Un laboratorio per le scienze sociali”, curato da Massimo Cuono, […]

Marzo 5th, 2021

Il potere dei “ricchini”

Il Cilento è un’area che si è consolidata, attraverso il corso dei secoli, della sua storia e della sua cultura, […]

Febbraio 24th, 2021

Esercizi di filosofia del quotidiano. L’attualità del pensiero di Pier Aldo Rovatti

‹‹Quante volte mi hanno chiesto ai dibattiti: “Ma insomma mi vuoi dire con chiarezza che cos’è il pensiero debole così […]

Febbraio 15th, 2021

I significati delle maschere rituali

Il Carnevale è legato a rituali che si tramandano da tempi remoti e trovano particolare riscontro nella tradizione antica delle […]

Febbraio 9th, 2021

L’identità come cambiamento per “uscire dalla foresta”

“L’identitario «duro», quello che stringe la tenaglia, ascolta solo quelli che parlano come lui, pensano come lui, sta chiuso nella […]

Febbraio 1st, 2021

L’anima di Napoli

Napoli è un miracolo materiale, la faccia tesa di chi spera senza la pretesa di sperare bastano pochi gesti e […]

Gennaio 27th, 2021

Il Covid-19 come creatura mitica

A partire dai 33 frammenti di Alessandro Baricco: “Quel che stavamo cercando”, alcune riflessioni sul senso del mito in una […]

Gennaio 20th, 2021

La scissione di Livorno e la nascita del PCd’I

Il I° Congresso del Partito Comunista d’Italia, quello fondativo, si svolse a Livorno il 21 gennaio 1921, dopo che i delegati della frazione comunista abbandonarono il […]

Gennaio 15th, 2021

Filosofia – Misano Adriatico

Sfide – I filosofi interrogano il nostro tempo Rassegna filosofica ON-LINE Comune di Misano Quali sono le sfide del XXI […]

Gennaio 13th, 2021

I 45 anni de LA REPUBBLICA osservando “anime e stelle danzanti”

Quando il 14 gennaio 1976 fa veniva pubblicato il primo numero del quotidiano: la Repubblica, lo aspettavano in tanti che […]

Gennaio 6th, 2021

Mutamento dei modelli di genere

Negli ultimi anni, la violenza sulle donne è diventato un problema di stringente attualità, da quando è emersa con grande […]

Dicembre 31st, 2020

BUON ANNO 2021 – L’importanza di essere diversi per realizzare la conoscenza

Alcune brevi note su un personaggio genio e sregolatezza. Edmund Kean (Londra, 17 marzo 1787 – Richmond, 15 maggio 1833), […]

Dicembre 27th, 2020

SMART WORKING

Dal taylorismo al telelavoro, dalle società pre-industriali a quelle post-industriali, il sociologo Domenico De Masi, affrontando gli ambiti di questo […]

Dicembre 16th, 2020

Diano e il Castello della Congiura

Teggiano con il suo centro storico medievale è collocata su un’altura a 637 metri s.l.m.; poi inizia la discesa lungo […]

Dicembre 8th, 2020

Un poeta e il suo tempo

Alcune riflessioni sul volume: A. Barbero, “Dante”, Laterza 2020 ……………….. Sabato 11 giugno 1289, il giorno di San Barnaba, Dante […]

Dicembre 2nd, 2020

San Giovanni a Piro: il Cenobio basiliano

San Giovanni a Piro è il paese degli archi, delle stradine strette, delle scale e balaustre, dei comignoli merlati, dei […]

Novembre 29th, 2020

Paese d’anima e memoria

Di seguito pubblico due poesie dense d’amore e ricordi del paese natio di Emilio La Greca Romano —————————————————————– “A tessitura […]

Novembre 24th, 2020

L’attualità di Spinoza

Baruch Spinozaè tra le figure più affascinanti e fraintese della storia della filosofia, come è accaduto a tanti pensatori vittime […]

Novembre 22nd, 2020

Terremoto dell’Irpinia … quarant’anni fa

Scene di pianto, volti atterriti, momenti di lutto, disagi esistenziali tornano oggi alla memoria: sono passati ben quarant’anni dal terremoto, […]

Novembre 14th, 2020

Il dominio dei Social Media

Lo sviluppo del web ha radicalmente trasformato la società con l’introduzione di tecnologie user-driven, come blogs, social networks e piattaforme […]

Novembre 8th, 2020

Ricordi e memoria / Torna com’eri quando …

Emilio La Greca Romano è tante cose: poeta e scrittore, docente e giornalista pubblicista (ha collaborato e collabora con diverse testate […]

Novembre 4th, 2020

C’era Molpa oltre Palinuro

Dal mare di Palinuro si possono osservare alcune grotte impareggiabili, rocce ed una spiaggia di sabbia che brilla. La leggenda […]

Ottobre 24th, 2020

Alla ricerca delle radici – Velia

La potenza di Elea di Pasquale Martucci   Nel territorio cilentano, una città molto importante fu certamente la romana Velia, […]

Settembre 8th, 2020

Dibattito / Marx, operaismo e teoria

Ho ricevuto da Antonio Peduzzi uno scritto di Mario Tronti, a proposito ed intorno alla sua ultima pubblicazione: “La teoria […]

Agosto 30th, 2020

“Aspromonte, la terra degli ultimi”

Note a margine del film di Mimmo Calopresti: “Aspromonte, la terra degli ultimi”. Comunità e destino di Pasquale Martucci   […]

Agosto 25th, 2020

Il pensiero / Hegel

Lo Spirito Assoluto nella dialettica hegeliana di Pasquale Martucci   Il 27 agosto di 250 anni fa nasceva Georg Wilhelm […]

Agosto 15th, 2020

Storia e radici – Il Cilento

Cilento: alla ricerca delle origini di Pasquale Martucci   Il Cilento è oggi una zona molto ampia, che parte dal […]

Luglio 24th, 2020

Idee e società – Ferdinand Tönnies

Il concetto di comunità in Tönnies di Pasquale Martucci   «La teoria della società riguarda una costruzione artificiale, un aggregato […]

Luglio 13th, 2020

Riti e cultura popolare / il grano

La passione del grano e la dimensione di verità di Pasquale Martucci   Un antico rituale, rilevato da Ernesto de […]

Luglio 10th, 2020

Idee / Franco Ferrarotti

La fenomenologia del sacro di Pasquale Martucci   Le ricerche di Franco Ferrarotti, seguendo una metodologia qualitativa con il ricercatore […]

Luglio 1st, 2020

Pagine di storia / Anno 1828

I moti nel Cilento: lo studio di una Rappresentazione Rituale di Pasquale Martucci   In alcuni paesi del Cilento, si ricordano […]

Giugno 25th, 2020

Pagine di Storia – Pisacane

Sapri: la Rievocazione di Pisacane di Pasquale Martucci   Sapri è conosciuta, al di là della splendida collocazione geografica nel […]

Giugno 20th, 2020

Pagine di storia / Torri costiere

Le torri costiere del Cilento   di Pasquale Martucci   Percorrendo la costa cilentana, si possono osservare una serie di […]

Giugno 8th, 2020

Seminario ISCRA: “L’insostenibile peso della felicità e della speranza”

Possibili processi di pensiero di Pasquale Martucci   In occasione del Seminario ISCRA online (6-7 giugno 2020), dal titolo: “L’insostenibile […]

Maggio 31st, 2020

Ricerca&territorio – Mitologia

U curdone ru monaco Aspetti mitologici e cultura popolare cilentana di Pasquale Martucci (il saggio è disponibile integralmente e con […]

Maggio 21st, 2020

LAURINO / SANT’ELENA

Un culto antico e importante di Pasquale Martucci   “La storia di Laurino è strettamente intrecciata a quella della sua santa […]

Maggio 17th, 2020

Epistemologia della complessità – EDGAR MORIN

EDGAR MORIN L’attualità del pensiero del teorico della complessità e la centralità della relazione soggetto-oggetto-ambiente per realizzare l’inizio di un […]

Aprile 29th, 2020

Pagine di storia / I Basiliani

I Basiliani e le comunità cilentane di Pasquale Martucci   A questi monaci, arrivati nel territorio a nuclei sparsi o […]

Aprile 25th, 2020

Martin Heidegger – letture critiche

Contro l’odio, i fascismi e i populismi, propongo la lettura del volume di Antonio Peduzzi sulle controverse idee del grande […]

Aprile 16th, 2020

Sapori&saperi – la tipicità cilentana

La storia dell’alimentazione e la tipicità cilentana di Pasquale Martucci   La scoperta e la riproposizione della tradizione alimentare è […]

Aprile 11th, 2020

Gli insegnamenti di un maestro: Aldo Musacchio

Cultura e formazione umana come fattori indispensabili allo sviluppo   Il sociologo dello sviluppo Aldo Musacchio, docente in diverse Università […]

Aprile 9th, 2020

Coronavirus: biologia o economia?

Coronavirus: biologia o economia?   Il filosofo Umberto Galimberti propone le sue argomentazioni/concettualizzazioni sul Coronavirus. Riprendo alcune parole chiave tratte […]

Marzo 29th, 2020

Le paure sociali – Ritualità e distanze sociali

Ritualità e distanze sociali   In un periodo di crisi per la pandemia da coronavirus vengono modificate le forme rituali […]

Marzo 28th, 2020

XXIV Edizione Concorso di Poesia

XXIV Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli” dedicato a Orlando Carratù con Borse di studio […]

Marzo 20th, 2020

Fenomeni criminali – La ‘ndrangheta

Il mito dell’invisibilità di Pasquale Martucci   Svuotare la ‘ndrangheta dall’interno significa fare capire che il crimine crea ricchezza per […]

Marzo 10th, 2020

Le paure sociali – Complessità e coronavirus

Complessità e coronavirus La lezione di Miguel Benasayag di Pasquale Martucci   Non mi ero ancora occupato di coronavirus per […]

Marzo 6th, 2020

Antichi rituali – La rinascita

Il tempo quaresimale di Pasquale Martucci   Nella cultura popolare il bisogno del sacro è essenziale, in quanto l’uomo avverte […]

Febbraio 28th, 2020

La storia come un romanzo

Ancora alcune riflessioni sull’opera di Antonio Scurati: “M. Il figlio del secolo”, Bompiani 2018.   La storia come un romanzo […]

Febbraio 25th, 2020

Concorsi di poesia e narrativa – “Centro Culturale Studi Storici”

 

Febbraio 19th, 2020

Riti&tradizioni – Carnevale

La tradizione delle maschere   Di seguito, riporto alcuni brani tratti dai riti e alle tradizioni cilentane carnevalesche. Si tratta […]

Febbraio 6th, 2020

Tendenze sociologiche – Luca Ricolfi

La società del Giovin Signore   Giovin Signore, o a te scenda per lungo Di magnanimi lombi ordine il sangue […]

Gennaio 28th, 2020

Pagine di storia – I Bulgari nel Basso Cilento

I Bulgari nel Basso Cilento   L’area della valle del Mingardo è stata interessata, dopo il crollo dell’impero romano, dalla […]

Gennaio 23rd, 2020

Tendenze epistemologiche – Jürgen Habermas

Dopo dieci anni di lavoro, a 90 anni compiuti, il teorico dell’agire comunicativo, dei paradigmi di mondi vitali e sistemi, […]

Gennaio 16th, 2020

Riti&tradizioni – Sant’Antonio Abate

La festa del fuoco   “Il rumore serve a spaventare e allontanare le potenze maligne, il fuoco a illuminare il […]

Gennaio 7th, 2020

Riti&tradizioni – La festa del maiale

Il destino del porco di Pasquale Martucci   A gennaio, quando è ormai ben grasso, l’animale è prelevato con l’inganno […]

Dicembre 24th, 2019

Un anno da non dimenticare

http://www.ricocrea.it di Pasquale Martucci Un anno da non dimenticare e l’auspicio di un Buon 2020   Un anno fa, nel […]

Dicembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – I rituali natalizi del Cilento

Antonio Di Rienzo, ricercatore di cultura storica e tradizione popolare cilentana, alla fine del 1987, su “Il Mezzogiorno Culturale” (A. […]

Dicembre 15th, 2019

Pagine di storia – Salerno longobarda

Salerno longobarda di Pasquale Martucci   Nell’anno 849, millecentosettanta anni fa, Salerno divenne uno dei due principati longobardi del sud; […]

Dicembre 10th, 2019

Pagine di storia – Il castello di Rocca

Il castello di Rocca   Le prime notizie su Rocca Cilento (da rocca, roccia, fortezza su un monte; XI secolo: […]

Dicembre 7th, 2019

Storia&tradizioni – La festa dell’Immacolata

La festa dell’Immacolata Le regioni italiane si preparano al Natale con tradizioni sacre, festeggiamenti antichi e piatti tipici di Nisia […]

Dicembre 2nd, 2019

La partecipazione e l’agorà

Un popolo di persone normali e di tutte le età, accomunati dalla lotta ai populismi, sfidano con partecipazione civile e […]

Novembre 23rd, 2019

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie di Pasquale Martucci   “Siamo pieni di vie di uscita. Forse sono proprio […]

Novembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – L’olio d’oliva

L’OLIO D’OLIVA: UNA COSTANTE NEI SECOLI La molitura delle olive tra significati e tradizioni del presente e del passato di […]

Novembre 16th, 2019

Memorie dal territorio – Dopo la ruralità

La quietanza meridionale. I paesi dell’osso dopo la ruralità

Novembre 11th, 2019

Storia&tradizioni – San Martino

“A San Martino se fano i zeppule e se prova u’ vino” Tradizioni culinarie cilentane nell’estate di San Martino   […]

Novembre 10th, 2019

Muri da abbattere

Trent’anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino, anche se ancora oggi sono tanti i muri simbolici e fisici che […]

Ottobre 31st, 2019

Natuzza Evolo / tra vita e aldilà

Dieci anni fa si spegneva Natuzza Evolo, una donna che ha rappresentato, nella cultura popolare religiosa, un forte legame tra […]

Ottobre 28th, 2019

Territorio&Cultura – la poesia

Concorsi di poesia di Gaeta (LT) e di Auletta (SA)

Ottobre 20th, 2019

Memorie dal territorio – Fiore!

Ricevo e pubblico due brani di Antonio Pellegrino. Nella foto c’è Gerry il pastore, chiamato anche Fiore.   Fiore! Sempi […]

Ottobre 7th, 2019

Memorie dal territorio – E’ cangiata l’aria

Con questo intervento, una riflessione sul cambiamento dei tempi, inizia la collaborazione di Antonio Pellegrino (laurea in Sociologia), attuale Presidente […]

Ottobre 6th, 2019

Idee & parole – Ernesto de Martino

Il mondo magico di Ernesto de Martino di Pasquale Martucci “Presenza, esserci nel mondo, esserci nella storia sono espressioni equivalenti […]

Settembre 25th, 2019

Idee & parole – I saperi di Dionigi

Nella criticità della vita di oggi, occorre che l’individuo ripensi un “nuovo umanesimo” che tenga conto della storia e della […]

Settembre 20th, 2019

Storia&tradizioni – Il giorno delle antiche nozze

Ricevo e pubblico l’articolo di Nisia Orsola La Greca Romano sul rito nuziale   Da sempre le nozze rappresentano un […]

Settembre 15th, 2019

Idee & parole – Socrate

Nella nostra società si avverte il bisogno di tornare a valorizzare le molteplici forme del dialogo, così come indicato da […]

Agosto 25th, 2019

Le storie – Jerry Essan Masslo

A trent’anni dall’omicidio di JERRY MASSLO ancora non abbiamo compreso che … “Ciascuno di noi è straniero di un altro” […]

Agosto 15th, 2019

Idee & parole – Giovambattista Vico

Vatolla, Vico e la cipolla di Pasquale Martucci Vatolla è situata su una collinetta che domina il paesaggio sottostante e […]

Agosto 8th, 2019

Idee & parole – Fabrizio De André

“Per quanto voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”   L’espressione è tratta da: “Storia di un impiegato”, un […]

Agosto 4th, 2019

Bibbiano, dove sta il bene dei bimbi

LETTERA APERTA DEGLI OPERATORI DELL’INFANZIA È stata scritta una lettera/appello da Mauro Mariotti e Paolo Siani. Aderisco pubblicando il documento, […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La festa del Santo Patrono

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla festa del Santo Patrono nella tradizione culinaria del […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La cucina dei marinai

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla tradizione culinaria dei marinai   AVE MARIS STELLA […]

Luglio 30th, 2019

Vallo della Lucania – Il rito di San Pantaleo

Il rito di San Pantaleo di Pasquale Martucci   San Pantaleone è festeggiato almeno in due grossi centri del territorio […]

Luglio 24th, 2019

Idee & parole – Antonio Gramsci

Il concetto di egemonia culturale e la questione meridionale di Pasquale Martucci   Cent’anni fa, il 1 maggio 1919, iniziò […]

Luglio 14th, 2019

Cosmo Guazzo: una vita al servizio del territorio

Presso la Pro-Loco di San Martino Cilento, sabato 13 luglio 2019, per riflettere sui lavori di Cosmo Guazzo si è […]

Giugno 26th, 2019

Epistemologia della soggettivazione

Il soggetto/attore, i diritti universali e la società ipermoderna nel pensiero di Alain Touraine di Pasquale Martucci   Assistere ad […]

Giugno 9th, 2019

Un antico rituale: la festa del pane

La festa del pane di Pasquale Martucci     La panificazione è stato sempre un momento molto importante nella tradizione […]

Maggio 19th, 2019

Contro l’indifferenza, per la conoscenza

Intolleranza, divieti, tentativi di limitazione delle libere espressioni di idee: una sorta di società ad una dimensione, quella prevalente. Tutto […]

Maggio 17th, 2019

In memoria di Domenico Chieffallo

Per ricordare lo storico e meridionalista cilentano, produciamo alcune considerazioni e un articolo del 1995 di Domenico Chieffallo.   Note […]

Maggio 5th, 2019

Grave perdita per la cultura cilentana

Riceviamo e pubblichiamo un commento / ricordo sulla scomparsa dell’amico Amedeo La Greca, da parte del prof. Emilio La Greca […]

Maggio 5th, 2019

Riti e tradizione non solo culinaria del Cilento

Ho con  grande interesse letto gli scritti di NISIA ORSOLA LA GRECA ROMANO sulla tradizione culinaria del Cilento, e non […]

Maggio 5th, 2019

Comunità e cultura popolare, linguaggio, cilentanità

Dopo aver realizzato molti studi sul territorio, a partire da questo intervento analizzo gli elementi che ne costituiscono i tratti […]

Aprile 15th, 2019

Simboli e Rituali – Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti”

Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti” di Pasquale Martucci   I rituali rappresentano “una connessione tra passato, presente […]

Marzo 11th, 2019

DINO BETTI

Un uomo che ha attraversato, vissuto e trasmesso il suo tempo di Anna Avagliano e Pasquale Martucci   Dino Betti […]

Febbraio 21st, 2019

Verso un modello postindustriale. La proposta del sociologo Domenico De Masi.

I limiti delle società attuali e le possibilità del “migliore dei mondi esistiti finora”. Occorrerebbe costruire un modello ideale di […]

Febbraio 13th, 2019

Ricerca Bibliografica sul Cilento

Progetto: “BENI CULTURALI CNR” Anni 1998-2000 C.P.S. Ricerche S.r.l. / Università di NAPOLI – Facoltà di Sociologia   Tra il […]

Febbraio 7th, 2019

LA SCELTA DI RICOCREA

LA SCELTA DI RICOCREA Ricerca, costruzione, creazione, queste sono le parole chiave del sito che ho da qualche mese realizzato: […]

Febbraio 1st, 2019

Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La visione del sociologo Aldo Musacchio

La visione di Aldo Musacchio: i fondamenti di una cultura per lo sviluppo del territorio di Pasquale Martucci   Per […]

Dicembre 25th, 2018

Festa al Castello: cultura e memoria – dicembre 2018

TEGGIANO Festa al Castello: cultura e memoria di Pasquale Martucci   La Corte in Festa – Natale al Castello, Teggiano […]

Dicembre 20th, 2024

Per uscire dalla palude

Alla ricerca di nuove prospettive, nel romanzo di Pasquale Carelli: “Le creature del cielo negato” (Argo Libri, 2023)   “… […]

Dicembre 16th, 2024

Sul concetto di communitas

Quando si realizza un saggio, l’autore si pone almeno due problemi: il primo è di dare valore scientifico al lavoro; […]

Dicembre 10th, 2024

Su turismo e cultura

Ricevo da Gianni D’Alessandro il seguente scritto critico rispetto ad un turismo che potrebbe essere distruttivo per la cultura dei […]

Dicembre 6th, 2024

Le storie negate

Alcune considerazioni a partire dal romanzo di Giovanna Di Francia: “Anche in carcere viene Natale”, Independently published, 2023.   Ascoltare […]

Dicembre 3rd, 2024

Sguardi sociologici 3 – Spopolamento, qualche numero

Il territorio cilentano conosce il triste fenomeno dello spopolamento specie nelle zone più interne. Ciò accade per il problema della […]

Novembre 28th, 2024

Giovani ed emigrazione: la percezione del fenomeno

In questo scritto, mi occuperò dell’emigrazione giovanile che caratterizza in maniera diffusa l’intero Paese, confrontando le ricerche realizzate da vari […]

Novembre 22nd, 2024

Il vero ritratto di Dante immateriale

Gaetano Barbella invia uno scritto (che pubblico di seguito) in cui considera la figura di Dante Alighieri attraverso una “nuova […]

Novembre 19th, 2024

Il turismo e le nuove tecnologie

Quando parliamo di turismo, la prima considerazione è di valutare il rapporto tra i turisti/visitatori e l’ambiente esterno, le risorse […]

Novembre 17th, 2024

I giovani incontrano l’arte: l’osservazione di una interazione

Un interessante esperimento di interazione tra i giovani è l’arte è stato realizzato lo scorso 15 novembre 2024, presso l’Auditorium […]

Novembre 14th, 2024

La sociologia di Franco Ferrarotti

È scomparso all’età di 98 anni Franco Ferrarotti, considerato da molti il padre della sociologia, certamente colui che ha contribuito […]