List

Per “Patrimonio culturale” si intende un bene avente un valore eccezionale universale sul piano storico, artistico, scientifico, etnologico o antropologico, naturalistico e estetico, che è di interesse pubblico e costituisce la ricchezza di un luogo e della sua popolazione.

L’affermazione di questa definizione è avvenuta attraverso un lungo e laborioso cammino di carattere giuridico-legislativo, considerando che il sostantivo “Patrimonio” allude al valore economico attribuito ai beni che lo compongono, proprio in ragione della loro artisticità e storicità. Una società che definisce i suoi oggetti d’arte e li tutela opera una selezione che mira al riconoscimento del suo valore, considerando che si tratta di una realtà dinamica in perenne ampliamento. Ciò perché nello sviluppo della storia dell’uomo ci sono sempre ritrovamenti e acquisizioni di dati e materiali, determinati dalla ricerca nei campi della storia dell’arte e dell’architettura, dell’archeologia, della documentazione archivistica e bibliografica e delle storie sociali, nonché dalle sperimentazioni artistiche ed espressive.

I beni che entrano a far parte del Patrimonio culturale rispondono a criteri formali, estetici e simbolici: è necessario pertanto conoscerli, censirli, catalogarli, attraverso un insieme di operazioni accompagnate da un’analisi storico-estetica. Queste classificazioni non seguono canoni o modelli fissi, ma devono essere continuamente aggiornate e sistematizzate.

La tutela nasce da una presa di coscienza da parte della comunità internazionale sulla necessità di proteggere e conservare certe rappresentazioni tangibili del retaggio culturale di un popolo o di una nazione, elevandola al rango di patrimonio comune. È stato introdotto pertanto il concetto di “Patrimonio Mondiale”, che include beni/siti appartenenti a tutti i popoli del mondo.

L’idea di creare uno strumento giuridico che identificasse gli esempi più significativi del patrimonio culturale era già emersa prima della Seconda Guerra Mondiale, all’interno della società delle Nazioni; ma solo con la nascita delle Nazioni Unite e con l’istituzione dell’UNESCO essa ha trovato concretezza.

Nel 1972, durante la Conferenza Generale Unesco, venne adottato il testo della Convenzione per la tutela del “Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale”. Il documento rispetta i criteri di equilibrio tra elementi naturali e culturali, individuando precisi obblighi e responsabilità in capo agli Stati circa l’identificazione, la valorizzazione e l’effettiva tutela dei beni protetti dalla Convenzione.

La Convenzione è stata ratificata, durante il corso degli anni, da 194 Stati.

Quando uno Stato nomina un bene fornisce dettagli sulle caratteristiche e la gestione e per il suo mantenimento; si impegna a proteggere i valori e a riferire periodicamente sulle loro condizioni.

Tutti gli Stati che aderiscono alla Convenzione costituiscono l’Assemblea Generale, che si riunisce ogni due anni durante le sessioni della Conferenza Generale dell’Unesco. Ogni Paese ha un voto indipendentemente dalle dimensioni e/o dall’entità del suo contributo al Fondo per il Patrimonio Mondiale.

Per identificare il Valore Universale Eccezionale di un bene/sito, sono stati indicati i criteri da soddisfare. Essi riguardano: il frutto del genio creativo dell’uomo; l’interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo; la testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa; l’esempio di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana. È importante che il bene sia rappresentativo di una cultura (o più culture), oppure sia frutto dell’interazione dell’uomo con l’ambiente. Inoltre, è di rilievo che il tutto sia associato ad avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie. Dal punto di vista naturale, il bene deve essere esempio di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, di paesaggi costieri e marini.

L’Unesco ha adottato nel 2003 la Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ratificata dall’Italia con la legge 167/2007. Il nostro Paese ha 17 patrimoni culturali immateriali iscritti dall’Unesco.

Si parte dall’assunto che il patrimonio culturale non è solo monumenti e collezioni di oggetti ma anche tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: il Patrimonio culturale immateriale è fondamentale per il mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione; la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza risiede soprattutto nella ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra.

Il passaggio dal bene materiale a quello immateriale è determinante: si tratta delle manifestazioni che riguardano i saperi umani (tecnica e ingegno), le celebrazioni ed espressioni (tradizioni, ritualità, linguaggi), cultura e luoghi conservati, ricreati e valorizzati. Sono dunque i processi di una cultura che viene trasmessa all’interno di una comunità e tramandata, una cultura intangibile, come: il canto, la musica, la danza, il teatro, l’abilità, la cucina, l’artigianato e le feste.

L’Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del “Patrimonio Mondiale Unesco”. Al 2023, sono 59 quelli riconosciuti come “patrimonio dell’umanità” (53 culturali, di cui 8 paesaggi culturali e 6 naturali): tante sono le candidature per le nuove iscrizioni, di conseguenza l’elenco è in continua evoluzione. In Italia ci sono poi 7 siti transnazionali.

Diventa particolarmente laborioso elencare tutti i beni culturali.

Tra quelli facenti parte del Patrimonio immateriale, ovvero i 16 siti italiani iscritti nella lista, anche questi in incremento, ci sono: Il teatro delle marionette siciliane e dell’Opera dei Pupi (2008); Il Canto a tenore sardo (2008); Il Saper fare liutario di Cremona (2012); Le celebrazioni delle grandi macchine a spalla (2013); La dieta mediterranea (elemento transnazionale, 2013); La pratica agricola tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria (2014); La falconeria (transnazionale, 2016); L’arte dei pizzaiuoli napoletani (2017); Arte dei Muretti a Secco (2018); Transumanza (2019); Festa della Perdonanza Celestiniana (2019); Alpinismo (transnazionale, 2019); Arte musicale dei suonatori di corno da caccia (2020); Arte delle perle di vetro (2020); Cerca e cavatura del tartufo in Italia (2021); Arte del canto lirico italiano (2023).

Tra beni materiali e immateriali, la Campania può vantare ben dodici elementi riconosciuti quali patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

I beni materiali Unesco campani, ammirati in tutto il mondo, sono sei: il Centro Storico di Napoli; il Palazzo Reale di Caserta con il Parco, l’Acquedotto vanvitelliano ed il Complesso di S. Leucio; la Costiera Amalfitana; il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; il Complesso monumentale di Santa Sofia a Benevento; l’area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (l’antica Oplontis).

Per quanto riguarda il Patrimonio immateriale, sono iscritti nella World Heritage List Unesco: La Dieta Mediterranea, L’arte del pizzaiuolo napoletano; I Gigli di Nola, la Transumanza, L’arte dei muretti a secco, La Cerca e cavatura del tartufo.

La legge del 2007, che ha introdotto l’istituzione dei beni facenti parte del Patrimonio immateriale, prevede procedure per l’identificazione, la documentazione, la preservazione, la protezione, la promozione e la valorizzazione del bene. Esso per essere iscritto nella lista dei beni da tutelare deve avere le seguenti caratteristiche: a) essere trasmesso di generazione in generazione; b) essere costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in stretta correlazione con l’ambiente circostante e con la sua storia; c) permettere alle comunità, ai gruppi nonché alle singole persone di elaborare dinamicamente il senso di appartenenza sociale e culturale; d) promuovere il rispetto per le diversità culturali e per la creatività umana; e) diffondere l’osservanza del rispetto dei diritti umani e della sostenibilità dello sviluppo di ciascuna comunità.

La Regione Campania ha istituito l’IPIC per catalogare il patrimonio e le espressioni culturali immateriali connessi ai valori comunitari, alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, al saper fare, così come definiti dalla Convenzione Unesco per la salvaguardia.

Consultando il Catalogo divulgato alla fine del 2023, in Campania i beni culturali immateriali che fanno parte dell’IPIC, circa 100 pratiche tradizionali, sono individuati tra Celebrazioni, Cultura agro-alimentare, Espressioni, Saperi.

In provincia di Salerno, i beni inseriti nell’IPIC sono:

Celebrazioni – 1) Altavilla Silentina, “Festa di Sant’Antonio da Padova e della processione delle Cente”; 2) Contursi Terme, “Il rito della pesatura in onore del Patrono San Donato d’Arezzo”; 3) Laurino, “Il culto di Sant’Heliena di Laurino”; 4) Pagani, “Festa della Madonna delle Galline: riti, pratiche ed espressioni della pietà popolare mariana”; 5) Pertosa, “Culto Santa Messa officiata davanti all’altare di San Michele Arcangelo (Tabernacolo) nell’antro delle Grotte di Pertosa – Auletta, in particolare il lunedì in Albis”; 6) Praiano, “Luminaria di San Domenico”; 7) Roccagloriosa, “I carruzzuni e i riti del sabato santo”; 8) San Gregorio Magno/Ricigliano, “La turniata di San Vito”; 9) Sanza, “I marunnari”; 10) Scafati, “Festa della Madonna dei Bagni”; 11) Trentinara, “Carnevale”.

Espressioni – 12) Minori, “Battenti di Minori – Canti plurisecolari della Settimana Santa”; 13) Montesano sulla Marcellana, “I “suonë” zampogne e ciaramelle a Montesano sulla Marcellana”;

Saperi – 14) Cava de’ Tirreni, “La Ceramica Cavese”.

Di seguito, qualche notizia dei beni immateriali del territorio salernitano inseriti nel Catalogo IPIC 2023.

1) Altavilla Silentina, “Festa di Sant’Antonio da Padova e della processione delle Cente”

In occasione della festa religiosa, caratteristica è la processione delle cente, ex voto, composte da ceri montati su un telaio di legno e metallo. Sono in genere a forma di barca, ornate con fiori e luci, recanti il nome del quartiere e portate a spalla dai devoti. Si svolge annualmente il Palio delle cente (corse e giochi), che in occasione della festa di S. Antonio superano la ventina.

2) Contursi Terme, “Il rito della pesatura in onore del Patrono San Donato d’Arezzo”

La “pesatura” è un antico rito praticato a Contursi Terme (legata ai festeggiamenti in onore di San Donato, il 7 agosto), per scongiurare l’insorgere o il ripetersi di crisi epilettiche. Il fanciullo o il malato svestiti sono posti su un piatto di una grande bilancia di legno, mentre sull’altro viene depositato il grano necessario a controbilanciarne il peso. Si tratta di una celebrazione dalle origini antichissime che ripropone in chiave cristiana i rituali legati a divinità pagane. Infatti, c’è un legame tra Contursi e la figura del Fauno, emblema del paese, presente anche all’interno dello stemma comunale.

3) Laurino, “Il culto di Sant’Heliena di Laurino”

La Santa Heliena/Elena è nata a Laurino nel VI secolo d.C. Morì a soli 21 anni in una cavità rupestre del monte Pruno, a 8 chilometri dal paese. Il corpo fu tumulato nella grotta, poi traslato nella cattedrale di Paestum, infine restituita a Laurino nel 1882.  Il culto consta di una processione religiosa, il 22 maggio e il 18 agosto. Nella manifestazione di maggio le reliquie della santa sono trasportate su un carro, trainato da una coppia di buoi, che rievoca l’evento dell’assegnazione delle reliquie al paese. Il 29 giugno c’è il pellegrinaggio alla grotta e il 10 ottobre si rievoca il ritorno della santa a Laurino.

4) Pagani, “Festa della Madonna delle Galline: riti, pratiche ed espressioni della pietà popolare mariana”

La popolazione durante la festa offre galline, colombe, papere, tacchini. Pare che alcune galline abbiano rinvenuto un quadro della Madonna del Carmine, che fu ribattezzata Madonna delle Galline. La festa religiosa si svolge la domenica dopo Pasqua, con la statua della Madonna che viene trasportata su un carro. Durante la processione i fedeli creano i toselli, edicole votive impreziosite da coperte di raso, merletti e stampi in terracotta. La festa ha momenti di aggregazione importanti, tra musiche, dolci e torte rustiche.

5) Pertosa, “Culto Santa Messa officiata davanti all’altare di San Michele Arcangelo (Tabernacolo) nell’antro delle Grotte di Pertosa – Auletta, in particolare il lunedì in Albis”

Nelle grotte si svolge l’antico culto dedicato a San Michele. Le grotte si sono plasmate grazie all’azione delle acque provenienti da un condotto del fiume Tanagro. Hanno visto la presenza dell’uomo intorno alla metà del II millennio a.C. Da allora si sono sovrapposti vari culti: da quelli preistorici, al culto di Apollo, a quelli dedicati all’Arcangelo Michele (XII secolo). Questo rito si svolge ogni lunedì in Albis con la celebrazione della messa da parte della comunità di Pertosa.

6) Praiano, “Luminaria di San Domenico”

La Luminaria di San Domenico si festeggia dall’1 al 4 agosto di ogni anno, presso il Convento di Santa Maria a Castro, dove si venera il Santo, a pochi metri dal “Sentiero degli Dei”. Questa tipica usanza coinvolge tutti i cittadini di Praiano che, nel triduo che precede il 4 agosto, adornano terrazze, finestre e giardini, stradine e cupole delle abitazioni con delle singolari illuminazioni a cera, a olio e grandi falò fatti con fascine. Particolare è poi il decoro del pavimento maiolicato di piazza San Gennaro, che ogni sera viene illuminato da circa tremila candele. La tradizione, che pare risalga agli inizi del seicento, vive ancora tra i fedeli che raccolgono strada raccogliendo dei rametti di “mortella” per portarli al santuario, benedirli e poi riportarli a casa e conservarli tutto l’anno.

7) Roccagloriosa, “I carruzzuni e i riti del sabato santo”

Alle prime luci dell’alba del Sabato Santo, a Roccagloriosa, si ripete ogni anno la tradizione secolare dei Carruzzuni. Si tratta di strumenti idiofoni, risalenti al XVI secolo, che con il loro sordo e fragoroso suono annunciano e precedono le processioni delle locali Confraternite. Dopo la celebrazione del Giovedì Santo, vengono recuperati i Carruzzuni, risposti l’anno precedente, e predisposti per la loro performance musicale. Alle sei del mattino del Sabato Santo escono i tre cortei guidati dalle tre Confraternite: uno con la statua di Gesù morto, l’altro con l’Addolorata e infine un corteo che porta in processione la Croce. Le tre processioni percorrono vie differenti e si incontrano, alla fine della processione, nel luogo detto “Calvario”, dove il sacerdote celebra il rito religioso.

8) San Gregorio Magno/Ricigliano, “La turniata di San Vito”

La Turniata è un’antica manifestazione secolare che ricorre ogni anno il 15 giugno a San Gregorio Magno e in altri comuni limitrofi, come Ricigliano. In onore di San Vito, protettore degli animali, è una manifestazione legata alla transumanza: ogni anno, i pastori del posto ornano il loro gregge con coccarde colorate e campane e lo accompagnano in paese, lasciando sfilare gli animali tra i vicoli del comune sotto gli occhi di entusiasti spettatori. Riunitisi in piazza San Vito, danno inizio alla Turniata: i pastori con il gregge al seguito compiono tre giri intorno alla cappella del santo, in senso antiorario; se durante la corsa qualche capo di bestiame entra in chiesa diventa di proprietà di quest’ultima. La giornata si conclude all’insegna di canti e balli al suon di organetti, ciaramelle e delle immancabili zampogne. L’origine di questo rituale è di difficile datazione, ma è probabile che risalga almeno al 1700.

9) Sanza, “I marunnari”

Il rituale dei Marunnari consiste nel trasporto a spalla, a opera di otto giovani, della Madonna della Neve durante il pellegrinaggio che ogni anno, il 26 luglio, parte da Sanza, posta a 450 metri slm, e raggiunge la vetta del Monte Cervati, a 1898 metri slm. La processione si ripete, la notte tra il 4 e il 5 agosto, quando i Marunnari, di corsa, riportano la Madonna della Neve in paese. Per gli adolescenti di Sanza essere riconosciuti quali Marunnari significa il loro debutto in società. È tradizione farsi cucire e ricamare un panno di lino con l’effigie sacra della Vergine. Spicca inoltre l’offerta delle Cente, barche votive realizzate con candele e decorate con fiori di grano, portate in omaggio alla Madonna prevalentemente da donne scalze.

10) Scafati, “Festa della Madonna dei Bagni”

La celebrazione della festa della Madonna dei Bagni vive la sua massima espressione nei giorni dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua. Il culto ha origini antichissime e la sua denominazione è dovuta alla presenza di una pozza d’acqua detta “Fosso della Scrofa”, dove la tradizione vuole che nel 1500 un maialino, nello scavare, fece affiorare una sorgente d’acqua nei pressi di una piccola edicola votiva dedicata alla Vergine Maria. Queste acque si rivelarono taumaturgiche, e così, in poco tempo, la fonte divenne famosissima tra i fedeli, che vi accorrevano in gran numero per immergersi nelle acque miracolose. La devozione era accompagnata dalle caratteristiche tammurriate, antico ballo ancestrale, vero inno alla vita. È tradizione portare bacinelle con acqua in cui vi sono numerosi petali di rose e di papaveri che, secondo le credenze popolari, vengono benedetti dall’Angelo che passa durante la notte dell’Ascensione.

11) Trentinara, “Carnevale”

Il Carnevale di Trentinara rievoca riti ancestrali legati al ciclo della natura. Culmina il Martedì Grasso in un corteo dissacrante e liberatorio, popolato da maschere dal sapore antico come gli sposi, la partoriente, i diavoli, la morte, Quaresima, l’orso, il domatore. Il Carnevale termina con il processo e la condanna al rogo di Vavo, simbolo dell’inverno e delle sventure umane. La manifestazione mantiene un aspetto tradizionale nel significato e nelle vesti, spesso semplici stracci o abiti di riuso. Il corteo, oggi, è animato dalle maschere tradizionali, che si rendono protagoniste di vere e proprie rappresentazioni teatrali, recitate rigorosamente in dialetto e coordinate da un “regista” che assegna i ruoli e lascia ampio spazio all’improvvisazione.

12) Minori, “Battenti di Minori – Canti plurisecolari della Settimana Santa”

È una tradizione che risale al XIV secolo, anche se le melodie sono state definite nel periodo barocco. I canti annunciano le ultime ore di Cristo, durante le solenni processioni della Settimana Santa. La processione conta 120 Battenti, vestiti di bianco, con il volto coperto da un cappuccio: ottanta sono coloro che cantano, il resto è costituito da bambini che portano il lampione (cero simbolo della passione di Cristo). La particolarità dei canti ha indotto molti studiosi ad interessarsi dei Battenti, che tramandano quel ricco patrimonio culturale custodito presso l’Arciconfraternita del SS. Sacramento.

13) Montesano sulla Marcellana, “I “suonë” zampogne e ciaramelle a Montesano sulla Marcellana”

Si tratta di strumenti che esprimono la musicalità delle comunità pastorali e contadine. La tradizione delle Zampogne è legata al periodo natalizio: a partire dall’Immacolata, e poi dal 15 dicembre alla novena alla vigilia del Natale. Ogni giorno e per nove giorni, gli zampognari in genere a coppia, si recano nelle case per riprodurre i suoni antichi di un repertorio costituito da tarantelle, pastorali ed accompagnamento al canto. Questi strumenti hanno suscitato l’interesse di gruppi ed associazioni, volti a recuperare quei suoni dai maestri viventi con la finalità di insegnare e trasmettere quest’arte ai giovani.

14) Cava de’ Tirreni, “La Ceramica Cavese”

L’origine di queste lavorazioni risale alla fondazione dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità dell’XI secolo. La produzione ceramica dall’Abbazia in seguito si spostò a Cava de’ Tirreni e a Vietri sul Mare. Con il passar del tempo, la lavorazione si è indirizzata verso la realizzazione di oggetti di uso comune, caratterizzati dalla luminosità data dallo smalto bianco, molto decorati e con colori vivi. Oggi la concorrenza industriale ha messo in grosse difficoltà il lavoro artigianale, anche se quest’ultimo è caratterizzato da una produzione raffinata e di pregio.

L’istituzione dell’Inventario potrebbe rivelarsi un’azione di salvaguardia e valorizzazione dei fondamenti culturali della Regione, che altrimenti rischiano di andare dimenticati e dispersi. Certamente sono molti i beni che attendono di far parte dell’IPIC. Infatti, tanti sono i paesi che vogliono affermare l’identità e la continuità di una comunità che a partire dal suo patrimonio tangibile, costituito da ruderi e castelli, chiese e monumenti, opere d’arte, intendono propore il loro patrimonio intangibile.

Essere inseriti nel Catalogo regionale permette di attivare processi per la conoscenza della tradizione, posseduta dai membri di una comunità, che vogliono condividerla e proporla in una dimensione attuale, attenta a realizzare lo sviluppo sostenibile del territorio.

 

One Response to “Il Patrimonio Culturale. I beni materiali e immateriali territoriali”

  1. Sergio Mantile

    Ottimo articolo, Caro Pasquale, di quelli da inserire nei libri di testo di studenti di Sociologia e Antropologia Culturale. Uno strumento di lavoro.

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Dicembre 27th, 2020

SMART WORKING

Dal taylorismo al telelavoro, dalle società pre-industriali a quelle post-industriali, il sociologo Domenico De Masi, affrontando gli ambiti di questo […]

Dicembre 16th, 2020

Diano e il Castello della Congiura

Teggiano con il suo centro storico medievale è collocata su un’altura a 637 metri s.l.m.; poi inizia la discesa lungo […]

Dicembre 8th, 2020

Un poeta e il suo tempo

Alcune riflessioni sul volume: A. Barbero, “Dante”, Laterza 2020 ……………….. Sabato 11 giugno 1289, il giorno di San Barnaba, Dante […]

Dicembre 2nd, 2020

San Giovanni a Piro: il Cenobio basiliano

San Giovanni a Piro è il paese degli archi, delle stradine strette, delle scale e balaustre, dei comignoli merlati, dei […]

Novembre 29th, 2020

Paese d’anima e memoria

Di seguito pubblico due poesie dense d’amore e ricordi del paese natio di Emilio La Greca Romano —————————————————————– “A tessitura […]

Novembre 24th, 2020

L’attualità di Spinoza

Baruch Spinozaè tra le figure più affascinanti e fraintese della storia della filosofia, come è accaduto a tanti pensatori vittime […]

Novembre 22nd, 2020

Terremoto dell’Irpinia … quarant’anni fa

Scene di pianto, volti atterriti, momenti di lutto, disagi esistenziali tornano oggi alla memoria: sono passati ben quarant’anni dal terremoto, […]

Novembre 14th, 2020

Il dominio dei Social Media

Lo sviluppo del web ha radicalmente trasformato la società con l’introduzione di tecnologie user-driven, come blogs, social networks e piattaforme […]

Novembre 8th, 2020

Ricordi e memoria / Torna com’eri quando …

Emilio La Greca Romano è tante cose: poeta e scrittore, docente e giornalista pubblicista (ha collaborato e collabora con diverse testate […]

Novembre 4th, 2020

C’era Molpa oltre Palinuro

Dal mare di Palinuro si possono osservare alcune grotte impareggiabili, rocce ed una spiaggia di sabbia che brilla. La leggenda […]

Ottobre 24th, 2020

Alla ricerca delle radici – Velia

La potenza di Elea di Pasquale Martucci   Nel territorio cilentano, una città molto importante fu certamente la romana Velia, […]

Settembre 8th, 2020

Dibattito / Marx, operaismo e teoria

Ho ricevuto da Antonio Peduzzi uno scritto di Mario Tronti, a proposito ed intorno alla sua ultima pubblicazione: “La teoria […]

Agosto 30th, 2020

“Aspromonte, la terra degli ultimi”

Note a margine del film di Mimmo Calopresti: “Aspromonte, la terra degli ultimi”. Comunità e destino di Pasquale Martucci   […]

Agosto 25th, 2020

Il pensiero / Hegel

Lo Spirito Assoluto nella dialettica hegeliana di Pasquale Martucci   Il 27 agosto di 250 anni fa nasceva Georg Wilhelm […]

Agosto 15th, 2020

Storia e radici – Il Cilento

Cilento: alla ricerca delle origini di Pasquale Martucci   Il Cilento è oggi una zona molto ampia, che parte dal […]

Luglio 24th, 2020

Idee e società – Ferdinand Tönnies

Il concetto di comunità in Tönnies di Pasquale Martucci   «La teoria della società riguarda una costruzione artificiale, un aggregato […]

Luglio 13th, 2020

Riti e cultura popolare / il grano

La passione del grano e la dimensione di verità di Pasquale Martucci   Un antico rituale, rilevato da Ernesto de […]

Luglio 10th, 2020

Idee / Franco Ferrarotti

La fenomenologia del sacro di Pasquale Martucci   Le ricerche di Franco Ferrarotti, seguendo una metodologia qualitativa con il ricercatore […]

Luglio 1st, 2020

Pagine di storia / Anno 1828

I moti nel Cilento: lo studio di una Rappresentazione Rituale di Pasquale Martucci   In alcuni paesi del Cilento, si ricordano […]

Giugno 25th, 2020

Pagine di Storia – Pisacane

Sapri: la Rievocazione di Pisacane di Pasquale Martucci   Sapri è conosciuta, al di là della splendida collocazione geografica nel […]

Giugno 20th, 2020

Pagine di storia / Torri costiere

Le torri costiere del Cilento   di Pasquale Martucci   Percorrendo la costa cilentana, si possono osservare una serie di […]

Giugno 8th, 2020

Seminario ISCRA: “L’insostenibile peso della felicità e della speranza”

Possibili processi di pensiero di Pasquale Martucci   In occasione del Seminario ISCRA online (6-7 giugno 2020), dal titolo: “L’insostenibile […]

Maggio 31st, 2020

Ricerca&territorio – Mitologia

U curdone ru monaco Aspetti mitologici e cultura popolare cilentana di Pasquale Martucci (il saggio è disponibile integralmente e con […]

Maggio 21st, 2020

LAURINO / SANT’ELENA

Un culto antico e importante di Pasquale Martucci   “La storia di Laurino è strettamente intrecciata a quella della sua santa […]

Maggio 17th, 2020

Epistemologia della complessità – EDGAR MORIN

EDGAR MORIN L’attualità del pensiero del teorico della complessità e la centralità della relazione soggetto-oggetto-ambiente per realizzare l’inizio di un […]

Aprile 29th, 2020

Pagine di storia / I Basiliani

I Basiliani e le comunità cilentane di Pasquale Martucci   A questi monaci, arrivati nel territorio a nuclei sparsi o […]

Aprile 25th, 2020

Martin Heidegger – letture critiche

Contro l’odio, i fascismi e i populismi, propongo la lettura del volume di Antonio Peduzzi sulle controverse idee del grande […]

Aprile 16th, 2020

Sapori&saperi – la tipicità cilentana

La storia dell’alimentazione e la tipicità cilentana di Pasquale Martucci   La scoperta e la riproposizione della tradizione alimentare è […]

Aprile 11th, 2020

Gli insegnamenti di un maestro: Aldo Musacchio

Cultura e formazione umana come fattori indispensabili allo sviluppo   Il sociologo dello sviluppo Aldo Musacchio, docente in diverse Università […]

Aprile 9th, 2020

Coronavirus: biologia o economia?

Coronavirus: biologia o economia?   Il filosofo Umberto Galimberti propone le sue argomentazioni/concettualizzazioni sul Coronavirus. Riprendo alcune parole chiave tratte […]

Marzo 29th, 2020

Le paure sociali – Ritualità e distanze sociali

Ritualità e distanze sociali   In un periodo di crisi per la pandemia da coronavirus vengono modificate le forme rituali […]

Marzo 28th, 2020

XXIV Edizione Concorso di Poesia

XXIV Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli” dedicato a Orlando Carratù con Borse di studio […]

Marzo 20th, 2020

Fenomeni criminali – La ‘ndrangheta

Il mito dell’invisibilità di Pasquale Martucci   Svuotare la ‘ndrangheta dall’interno significa fare capire che il crimine crea ricchezza per […]

Marzo 10th, 2020

Le paure sociali – Complessità e coronavirus

Complessità e coronavirus La lezione di Miguel Benasayag di Pasquale Martucci   Non mi ero ancora occupato di coronavirus per […]

Marzo 6th, 2020

Antichi rituali – La rinascita

Il tempo quaresimale di Pasquale Martucci   Nella cultura popolare il bisogno del sacro è essenziale, in quanto l’uomo avverte […]

Febbraio 28th, 2020

La storia come un romanzo

Ancora alcune riflessioni sull’opera di Antonio Scurati: “M. Il figlio del secolo”, Bompiani 2018.   La storia come un romanzo […]

Febbraio 25th, 2020

Concorsi di poesia e narrativa – “Centro Culturale Studi Storici”

 

Febbraio 19th, 2020

Riti&tradizioni – Carnevale

La tradizione delle maschere   Di seguito, riporto alcuni brani tratti dai riti e alle tradizioni cilentane carnevalesche. Si tratta […]

Febbraio 6th, 2020

Tendenze sociologiche – Luca Ricolfi

La società del Giovin Signore   Giovin Signore, o a te scenda per lungo Di magnanimi lombi ordine il sangue […]

Gennaio 28th, 2020

Pagine di storia – I Bulgari nel Basso Cilento

I Bulgari nel Basso Cilento   L’area della valle del Mingardo è stata interessata, dopo il crollo dell’impero romano, dalla […]

Gennaio 23rd, 2020

Tendenze epistemologiche – Jürgen Habermas

Dopo dieci anni di lavoro, a 90 anni compiuti, il teorico dell’agire comunicativo, dei paradigmi di mondi vitali e sistemi, […]

Gennaio 16th, 2020

Riti&tradizioni – Sant’Antonio Abate

La festa del fuoco   “Il rumore serve a spaventare e allontanare le potenze maligne, il fuoco a illuminare il […]

Gennaio 7th, 2020

Riti&tradizioni – La festa del maiale

Il destino del porco di Pasquale Martucci   A gennaio, quando è ormai ben grasso, l’animale è prelevato con l’inganno […]

Dicembre 24th, 2019

Un anno da non dimenticare

http://www.ricocrea.it di Pasquale Martucci Un anno da non dimenticare e l’auspicio di un Buon 2020   Un anno fa, nel […]

Dicembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – I rituali natalizi del Cilento

Antonio Di Rienzo, ricercatore di cultura storica e tradizione popolare cilentana, alla fine del 1987, su “Il Mezzogiorno Culturale” (A. […]

Dicembre 15th, 2019

Pagine di storia – Salerno longobarda

Salerno longobarda di Pasquale Martucci   Nell’anno 849, millecentosettanta anni fa, Salerno divenne uno dei due principati longobardi del sud; […]

Dicembre 10th, 2019

Pagine di storia – Il castello di Rocca

Il castello di Rocca   Le prime notizie su Rocca Cilento (da rocca, roccia, fortezza su un monte; XI secolo: […]

Dicembre 7th, 2019

Storia&tradizioni – La festa dell’Immacolata

La festa dell’Immacolata Le regioni italiane si preparano al Natale con tradizioni sacre, festeggiamenti antichi e piatti tipici di Nisia […]

Dicembre 2nd, 2019

La partecipazione e l’agorà

Un popolo di persone normali e di tutte le età, accomunati dalla lotta ai populismi, sfidano con partecipazione civile e […]

Novembre 23rd, 2019

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie di Pasquale Martucci   “Siamo pieni di vie di uscita. Forse sono proprio […]

Novembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – L’olio d’oliva

L’OLIO D’OLIVA: UNA COSTANTE NEI SECOLI La molitura delle olive tra significati e tradizioni del presente e del passato di […]

Novembre 16th, 2019

Memorie dal territorio – Dopo la ruralità

La quietanza meridionale. I paesi dell’osso dopo la ruralità

Novembre 11th, 2019

Storia&tradizioni – San Martino

“A San Martino se fano i zeppule e se prova u’ vino” Tradizioni culinarie cilentane nell’estate di San Martino   […]

Novembre 10th, 2019

Muri da abbattere

Trent’anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino, anche se ancora oggi sono tanti i muri simbolici e fisici che […]

Ottobre 31st, 2019

Natuzza Evolo / tra vita e aldilà

Dieci anni fa si spegneva Natuzza Evolo, una donna che ha rappresentato, nella cultura popolare religiosa, un forte legame tra […]

Ottobre 28th, 2019

Territorio&Cultura – la poesia

Concorsi di poesia di Gaeta (LT) e di Auletta (SA)

Ottobre 20th, 2019

Memorie dal territorio – Fiore!

Ricevo e pubblico due brani di Antonio Pellegrino. Nella foto c’è Gerry il pastore, chiamato anche Fiore.   Fiore! Sempi […]

Ottobre 7th, 2019

Memorie dal territorio – E’ cangiata l’aria

Con questo intervento, una riflessione sul cambiamento dei tempi, inizia la collaborazione di Antonio Pellegrino (laurea in Sociologia), attuale Presidente […]

Ottobre 6th, 2019

Idee & parole – Ernesto de Martino

Il mondo magico di Ernesto de Martino di Pasquale Martucci “Presenza, esserci nel mondo, esserci nella storia sono espressioni equivalenti […]

Settembre 25th, 2019

Idee & parole – I saperi di Dionigi

Nella criticità della vita di oggi, occorre che l’individuo ripensi un “nuovo umanesimo” che tenga conto della storia e della […]

Settembre 20th, 2019

Storia&tradizioni – Il giorno delle antiche nozze

Ricevo e pubblico l’articolo di Nisia Orsola La Greca Romano sul rito nuziale   Da sempre le nozze rappresentano un […]

Settembre 15th, 2019

Idee & parole – Socrate

Nella nostra società si avverte il bisogno di tornare a valorizzare le molteplici forme del dialogo, così come indicato da […]

Agosto 25th, 2019

Le storie – Jerry Essan Masslo

A trent’anni dall’omicidio di JERRY MASSLO ancora non abbiamo compreso che … “Ciascuno di noi è straniero di un altro” […]

Agosto 15th, 2019

Idee & parole – Giovambattista Vico

Vatolla, Vico e la cipolla di Pasquale Martucci Vatolla è situata su una collinetta che domina il paesaggio sottostante e […]

Agosto 8th, 2019

Idee & parole – Fabrizio De André

“Per quanto voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”   L’espressione è tratta da: “Storia di un impiegato”, un […]

Agosto 4th, 2019

Bibbiano, dove sta il bene dei bimbi

LETTERA APERTA DEGLI OPERATORI DELL’INFANZIA È stata scritta una lettera/appello da Mauro Mariotti e Paolo Siani. Aderisco pubblicando il documento, […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La festa del Santo Patrono

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla festa del Santo Patrono nella tradizione culinaria del […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La cucina dei marinai

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla tradizione culinaria dei marinai   AVE MARIS STELLA […]

Luglio 30th, 2019

Vallo della Lucania – Il rito di San Pantaleo

Il rito di San Pantaleo di Pasquale Martucci   San Pantaleone è festeggiato almeno in due grossi centri del territorio […]

Luglio 24th, 2019

Idee & parole – Antonio Gramsci

Il concetto di egemonia culturale e la questione meridionale di Pasquale Martucci   Cent’anni fa, il 1 maggio 1919, iniziò […]

Luglio 14th, 2019

Cosmo Guazzo: una vita al servizio del territorio

Presso la Pro-Loco di San Martino Cilento, sabato 13 luglio 2019, per riflettere sui lavori di Cosmo Guazzo si è […]

Giugno 26th, 2019

Epistemologia della soggettivazione

Il soggetto/attore, i diritti universali e la società ipermoderna nel pensiero di Alain Touraine di Pasquale Martucci   Assistere ad […]

Giugno 9th, 2019

Un antico rituale: la festa del pane

La festa del pane di Pasquale Martucci     La panificazione è stato sempre un momento molto importante nella tradizione […]

Maggio 19th, 2019

Contro l’indifferenza, per la conoscenza

Intolleranza, divieti, tentativi di limitazione delle libere espressioni di idee: una sorta di società ad una dimensione, quella prevalente. Tutto […]

Maggio 17th, 2019

In memoria di Domenico Chieffallo

Per ricordare lo storico e meridionalista cilentano, produciamo alcune considerazioni e un articolo del 1995 di Domenico Chieffallo.   Note […]

Maggio 5th, 2019

Grave perdita per la cultura cilentana

Riceviamo e pubblichiamo un commento / ricordo sulla scomparsa dell’amico Amedeo La Greca, da parte del prof. Emilio La Greca […]

Maggio 5th, 2019

Riti e tradizione non solo culinaria del Cilento

Ho con  grande interesse letto gli scritti di NISIA ORSOLA LA GRECA ROMANO sulla tradizione culinaria del Cilento, e non […]

Maggio 5th, 2019

Comunità e cultura popolare, linguaggio, cilentanità

Dopo aver realizzato molti studi sul territorio, a partire da questo intervento analizzo gli elementi che ne costituiscono i tratti […]

Aprile 15th, 2019

Simboli e Rituali – Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti”

Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti” di Pasquale Martucci   I rituali rappresentano “una connessione tra passato, presente […]

Marzo 11th, 2019

DINO BETTI

Un uomo che ha attraversato, vissuto e trasmesso il suo tempo di Anna Avagliano e Pasquale Martucci   Dino Betti […]

Febbraio 21st, 2019

Verso un modello postindustriale. La proposta del sociologo Domenico De Masi.

I limiti delle società attuali e le possibilità del “migliore dei mondi esistiti finora”. Occorrerebbe costruire un modello ideale di […]

Febbraio 13th, 2019

Ricerca Bibliografica sul Cilento

Progetto: “BENI CULTURALI CNR” Anni 1998-2000 C.P.S. Ricerche S.r.l. / Università di NAPOLI – Facoltà di Sociologia   Tra il […]

Febbraio 7th, 2019

LA SCELTA DI RICOCREA

LA SCELTA DI RICOCREA Ricerca, costruzione, creazione, queste sono le parole chiave del sito che ho da qualche mese realizzato: […]

Febbraio 1st, 2019

Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La visione del sociologo Aldo Musacchio

La visione di Aldo Musacchio: i fondamenti di una cultura per lo sviluppo del territorio di Pasquale Martucci   Per […]

Dicembre 25th, 2018

Festa al Castello: cultura e memoria – dicembre 2018

TEGGIANO Festa al Castello: cultura e memoria di Pasquale Martucci   La Corte in Festa – Natale al Castello, Teggiano […]

Novembre 19th, 2024

Il turismo e le nuove tecnologie

Quando parliamo di turismo, la prima considerazione è di valutare il rapporto tra i turisti/visitatori e l’ambiente esterno, le risorse […]

Novembre 17th, 2024

I giovani incontrano l’arte: l’osservazione di una interazione

Un interessante esperimento di interazione tra i giovani è l’arte è stato realizzato lo scorso 15 novembre 2024, presso l’Auditorium […]

Novembre 14th, 2024

La sociologia di Franco Ferrarotti

È scomparso all’età di 98 anni Franco Ferrarotti, considerato da molti il padre della sociologia, certamente colui che ha contribuito […]

Novembre 11th, 2024

La parola viva

Paul Ricoeur, in “La parole est mon royaume” (Esprit, 1955), sosteneva che la parola era il suo lavoro, il suo […]

Novembre 5th, 2024

Osservare il margine: lo sguardo di Gaetano Barbella

Gaetano Barbella mi ha trasmesso uno scritto che riprende l’ultima parte dell’articolo “Sguardi sociologici 2 / Osservare il margine”. Ringrazio […]

Novembre 4th, 2024

Sguardi sociologici 2 / Osservare il margine

Il secondo sguardo si occupa del concetto di margine, periferia, distanza di un territorio dal suo centro. Il margine e […]

Ottobre 28th, 2024

Il senso della singolarità

Il sociologo Danilo Martuccelli nelle sue ricerche si è dedicato alle problematiche dell’individuo nella sua relazione con la società, introducendo […]

Ottobre 21st, 2024

Sguardi sociologici (1) / Il sociologo del territorio

Inizio questa rubrica, per offrire un punto di vista che parta da lontano e vada lontano. E che si rivolga […]

Ottobre 17th, 2024

Premio: “L’identità del Cilento” (seconda edizione)

Il Premio Artistico-Letterario: “L’identità del Cilento”, riservato ai giovani del territorio dell’antico Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è giunto […]

Ottobre 14th, 2024

L’anima della tofa

Note sul libro di Gerardo Vassallo: “La tofa: una conchiglia e la voce della sua anima”, Galzerano Editore, settembre 2024 […]