Lo storico Giovanni De Luna ha scritto un volume: Che cosa resta del Novecento (Utet, novembre 2023), che chiama “piccolo libro”, forse perché affronta in meno di 200 pagine i temi principali di un intero secolo, districandosi tra le questioni con un’agilità e una scorrevolezza che rendono al lettore il piacere dell’incontro con la storia.
Si tratta di interessanti considerazioni su un secolo, definito breve, che abbiamo lasciato alle spalle, ma che ancora caratterizza le nostre analisi e i nostri riferimenti per la comprensione del mondo.
Il Novecento ha racchiuso tragedie, totalitarismi, lager e gulag, guerre, disastri, che ancora ci portiamo dietro, eppure l’intuizione dello storico è quella che esso possa ancora servire ad orientarci nel presente. Ed infatti il volume si divide in due parti: il Novecento e il dopo Novecento.
E su questa falsariga produco le mie riflessioni, soffermandomi su alcune problematiche che emergono nel volume.
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