“Convinto che i vecchi hanno ancora tanto da dire e da insegnare”, l’autore “si cala nelle loro storie, nelle loro esperienze, nei loro cunti, cercando di spiegarne ragioni ed ispirazioni”, così inizia l’intervista del giornalista Leonardo Guzzo: “Cultura e linguaggio le anime del Cilento”, pubblicata su “Agire” (4 dicembre 2005). Quello di Pasquale Martucci è un percorso alla scoperta delle comunità cilentane del novecento, per conservare la memoria storica, ma anche con l’intento di evidenziare la volontà di progresso di questa terra. A proposito di linguaggio, l’autore, che ha molto evidenziato nei suoi lavori il dialetto cilentano, sostiene che “ci sono termini cilentani che si differenziano a seconda delle zone del territorio, interne o costiere. Un esempio? Il pronome quello: se subisce l’influenza napoletana diventa chillo, se mantiene la tradizione greca è chiro, se è di tradizione latina diventa chiddo. E così capita con tante parole”.
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