di Pasquale Martucci
La fatica del pensiero è stata per Heidegger un continuo ritornare alle pagine di “Essere e Tempo” (Sein und Zeit), inteso come “atto di fondazione di uno scenario essenziale della filosofia contemporanea”. Così Peduzzi alla fine del suo lavoro intorno e nei dintorni di Martin Heidegger, ponendo la questione essenziale: “antisemitismo” e “sterminismo”, ed affermando come “l’analisi del suo modo di costruire concetti è un esercizio di fatica cui nessuno studioso deve sottrarsi”.
Conoscendo Heidegger, Peduzzi ha potuto compiere la fatica di rilevare come all’interno dei concetti di autentico-esserci-cura si annida una speculazione teorica che propone una filosofia, fatta da filosofi, come affermazione di un dominio e di una società nuova ed antidemocratica. La critica è verso quegli intellettuali che hanno rispettato la speculazione heideggeriana, trascurandone i concetti che hanno poi riguardato il fondo oscuro del suo pensiero.
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