Nel Cilento, da qualche anno, si sta consolidando una corrente di pensiero: letterario, artistico e filosofico, che si rifà all’empatismo e cerca, attraverso un approccio interdisciplinare, di affermare una cultura da condividere mettendo in comune elementi estetici, etici e legati al vivere quotidiano, partendo dalla storia e dall’identità territoriale. Nella terra di Parmenide e Vico, della Scuola Medica Salernitana, irrompe un movimento che ha trovato nel suo fondatore, Menotti Lerro, la volontà di perseguire un pensare che coinvolga e costruisca un Artista Totale, mettendo insieme una serie di soggetti e istituzioni che credono nella cultura. Questa figura è una guida contro la frammentazione del sapere e la ricerca di una epistemologia meglio formulata, che seguendo il “modello eidetico husserliano” persegue la pluralità di linguaggi, mettendo insieme i vari ambiti esperienziali.
Questa corrente culturale nel territorio cilentano ha trovato la propria ragione di essere. A partire dal Monte Stella (Megalitismo, origini), si sono aggregati prima tre comuni: Vallo della Lucania (Sede del Centro delle Arti), Salento (Paese della Poesia) ed Omignano (Paese degli Aforismi). Poi quel Triangolo Culturale o Piramide sta coinvolgendo una serie di centri: Trentinara (Paese dell’Amore), Vatolla (Paese dell’Otium), Massicelle (Paese del Giocattolo Povero), San Mauro Cilento (Paese degli Incunaboli e delle Cinquecentine), Casal Velino (Paese dell’Approdo), Magliano Vetere (Paese della Paleontologia), Agropoli (Paese del Castello), Piano Vetrale (Paese dei Murales), Roccadaspide (Paese della Difesa).
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