Gli Italici vivevano nelle zone interne. Erano pastori e agricoltori e dimoravano in modeste abitazioni costruite con materiali deperibili e precari, come precaria era la loro esistenza.
Erano popoli indoeuropei che condividevano numerosi tratti sociopolitici, religiosi e culturali.
Si stanziarono in Italia a partire dal I millennio a.C. e parlavano le lingue osco-umbre, quelle che si affermarono lungo la dorsale appenninica dall’Umbria alla Calabria. In genere, si fa riferimento a diverse popolazioni della parte centro-meridionale: Umbri, Piceni, Sabini, Latini, Volsci, Sanniti, Lucani, Siculi, etc … In un’accezione più estesa, gli Italici includevano anche popoli di lingua non indoeuropea come i Liguri, i Reti e gli Etruschi.
La denominazione di Italici riguardava comunque quelle popolazioni, che subirono nella seconda metà dell’VIII sec. a.C. una colonizzazione greca proveniente dalla costa che interruppe il processo di articolazione sociale che si stava compiendo all’interno delle comunità locali in via di sviluppo. Queste popolazioni vennero forzatamente integrate oppure respinte all’interno, dove crearono una rete di insediamenti che si potenziarono soprattutto nel corso del VII sec. a.C. L’effetto della colonizzazione greca comportò forme di accelerazione culturale presso genti con organizzazioni più compatte che instaurarono contatti sistematici con i Greci.
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