Mediare i conflitti è la ragione che spinge l’uomo a sopravvivere nelle complesse società, che oggi si caratterizzano per un approccio pessimistico, legato a paure, violenze, odio, guerre.
E ciò nonostante il progresso (industrializzazione, comunicazione, tecnologia) e l’affermazione della democrazia, dei diritti e dell’emancipazione dell’uomo, che sono le forme a cui le società dovrebbero aspirare. Al centro è invece posta la vita economica e finanziaria, con tutti gli inevitabili problemi che comportano spesso il ricorso ad azioni drammatiche e tragiche, che comportano la distruzione dell’essenza stessa dell’uomo, usando la violenza politica come risorsa per l’acquisizione del potere.
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