pasquale martucci e antonio di rienzo
Publication year: 2013

 

Questa espressione rivela un mondo femminile molto intimo, fatto di racconti e aneddoti che servivano a trasmettere valori e tradizioni. Le giovani donne apprendevano il senso della vita dalle madri, che specie quando erano anziane e non avevano più tante incombenze nel crescere i numerosi figli offrivano i loro esempi attraverso i comportamenti e i racconti. Ecco perché, avanti negli anni, ancora le donne erano solite riferire: Recìa mamma mia ... E questo lavoro ha inteso analizzare i racconti dei protagonisti per ricostruire la vita del novecento della comunità di Rofrano che, seppure con caratteristiche identitarie specifiche, presenta le stesse condizioni socio-economiche delle zone arretrate del mezzogiorno. Si tratta di una società statica e poco dinamica, che sopporta con difficoltà le precarie situazioni esistenziali, facendo i conti con un territorio da rispettare e “sfruttare” con il duro lavoro e la fatica.

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