Ricevo e pubblico il Progetto per il CERN di Ginevra presentato dall’artista Nera D’Auto.
Il progetto che sottopongo è il risultato di una ricerca iniziata quando mi sono chiesta come l’uomo e la vita si relazionano con l’universo. Questo è successo qualche anno fa e da allora il mio fare artistico, ha seguito un percorso fatto di sensazioni e di interiorità alla ricerca della simbiosi tra il cielo e la terra.
L’installazione che sottopongo al vostro giudizio ha avuto dei precedenti, infatti è il risultato di un approfondimento sul colore. Un colore studiato come massa, elemento, carattere, in uno spazio artistico nuovo dove il colore è presentato come massa, materiale che si curva per effetto di altre masse e introduce lo spazio artistico del nostro tempo. Lo spazio nel mio fare artistico, quello che circonda e vibra tra i corpi permette di osservare come il tempo scorre diversamente e come la forma di una massa influenza la curvatura dello spazio tempo. La compattezza del colore nel mio operare varia per ogni colore, ad un colore come l’azzurro associo pochi elementi, una lunga frequenza e poca consistenza, cosa che non avviene per il rosso e per gli altri colori studiati secondo un mio codice. Queste informazioni sono fondamentali per illustrare il momento successivo, dato dallo strappo sulla tela, origine di altre ricerche. Al colore associo gli elementi oltre che una massa e il carattere/forma, (con un occhio rivolto a Democrito). Per togliere massa sul supporto e stabilire le sue caratteristiche di frequenza e lunghezza d’onda strofino il supporto con un solvente, questo diventa il motivo portante del mio fare ma causa uno strappo o lacerazione; questo risultato è ottenuto in modo casuale ma fondamentale per iniziare una nuova produzione, quella del vuoto. A questo punto si rivela il vuoto con tutte le sue incognite e caratteristiche esistente tra un campo di luce e la massa. Parte una fase nuova del mio fare arte: forme tridimensionali, installazioni con fori da cui passano pacchetti di energia in successione, un insieme dove la massa è data dal reticolo che circonda i buchi e attraverso cui passa la luce. Buchi diversi da elementi differenti creano varietà nella materia: forme e note musicali, elementi, masse rotonde, quadrate, triangolari il cui alfabeto corrisponde a caratteristiche ricavate da un alfabeto personale che si alterna e si ripete disordinatamente in ogni pezzo dell’opera, un insieme di massa energia. L’Installazione nella sua interezza si presenta come un insieme di onde in successione , contenenti un pullulare di vibrazioni tra gli spazi ,una musicalità che può cambiare con un semplice movimento e quindi rimescolare il contenuto , infatti, un semplice movimento della massa energia porterà combinazioni di elementi differenti .
Ciò che mi ritrovo davanti è un concerto di suoni dato dal vuoto tra le installazioni che pullula di elementi rimbalzanti e cangianti; una compressione ed espansione di onde che rimbalzano e chiacchierando trasmettono il loro tempo.
L’opera che vi presento e che vorrei realizzare con materiali adatti e con nozioni acquisite attraverso lo scambio di idee e la conoscenza di tecniche avanzate quali il CERN mi può fornire è la relazione e la musicalità tra particelle in spazi differenti del vuoto, cosa che penso possa dare, anche, la conoscenza dell’interiorità dell’uomo, infatti lo stesso vuoto sconosciuto dell’universo alberga nell’uomo. La molla che giuda tutte le azioni dell’uomo risiede nel pensiero ma trova materia fertile negli elementi che si agitano nell’interiorità della vita, si mescola a forze sconosciute che scatenano sogni e immagini e come quanti di materia possono essere in ogni dove. La conoscenza del vuoto è l’argomento su cui mi piacerebbe approfondire e discutere con persone competenti. Questo vorrebbe dire evoluzione del genere umano con conseguenze positive sotto ogni aspetto del vivere.
Considerazioni, interrogazioni e riflessioni:
- Come agisce un campo di assorbimento tra gli spazi di luce e la materia della mia installazione?
- Un semplice movimento di materia cambia la traiettoria e modifica l’andirivieni delle particelle?
- ho bisogno di un musicista per capire come ampliare e programmare il debole suono del pulviscolo che rimbalza tra i differenti spazi.
- Quale è il materiale più adatto per realizzare il mio progetto?
- Il continuo, disordinato rimescolio di elementi tra gli spazi e gli spostamenti dell’installazione, che come onda vacilla nello spazio, mi suggerisce come i quanti di energia possano nascondersi o riapparire in modo diverso.
- Nel mio progetto la presenza di elementi tra gli spazi è soggetta ad un continuo cambiamento dovuto al ritorno di onde a causa di un corpo materiale sul loro cammino oppure ad avere la strada aperte nel caso nessun impedimento ostacola il loro andare.
- Il disordine delle mie forme provoca tanti campi energetici differenti su cui vorrei capire di più per conoscere meglio la materia energia e lo spazio tempo che regola il mondo e come questi elementi possano agisce su ogni campo.
Sul progetto presentato, prototipo presente in diverse mostre, introduco misure più dettagliate sui diversi pannelli, la piantina di uno dei pannelli e delle foto.
Altre foto riguardano i diversi periodi della mia ricerca artistica con la naturale evoluzione di una crescita artistica.
Il Progetto
Presenta 3 pannelli di legno dove ogni pannello pieghevole è formato da 3,4 ante con forme diverse tagliate tra la materia del legno; in tutto abbiamo 9 ante ma è possibile aggiungere o togliere a piacimento.
L’altezza maggiore dei pannelli più alti è: 2 metri e 50 cm
La larghezza maggiore è: 1 metro e 60 cm
Lo spessore comune dei pannelli è: 3 cm.
L’altezza minore del pannello più piccolo è: 1 metro
La larghezza del pannello più stretto è: 40 cm
Le installazioni che presento attraverso le foto inviate sono realizzate in legno e oro foglia.
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